Ipercolesterolemia, approvato nell'Unione Europea il primo inibitore di PCSK9: Repatha


La Commissione Europea ha approvato Repatha ( Evolocumab ), il primo inibitore di PCSK9 per il trattamento dei pazienti con ipercolesterolemia non-controllata e che necessitano di una ulteriore riduzione dei livelli di colesterolo LDL.

Repatha è il primo anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce la proproteina convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 ( PCSK9 ), una proteina che riduce la capacità del fegato di eliminare il colesterolo LDL.

Repatha trova indicazione nel trattamento dei pazienti adulti con ipercolesterolemia primaria ( familiare eterozigote e non-familiare ) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta: in combinazione con statine o con altre terapie ipolipemizzanti nei pazienti in trattamento che non riescono a raggiungere i target di colesterolo LDL con statine al massimo dosaggio tollerato, oppure in monoterapia o in combinazione con altre terapie ipolipemizzanti nei pazienti intolleranti alle statine o per i quali l’uso di statine è controindicato.
Il farmaco è, inoltre, approvato nel trattamento di adulti e adolescenti dai 12 anni in poi con ipercolesterolemia familiare omozigote in combinazione con altre terapie ipolipemizzanti.

L'autorizzazione si basa sui risultati di un Programma di studi clinici di fase III, su diverse tipologie di pazienti, che ha confermato l'alta efficacia di Evolocumab nel ridurre i valori di colesterolo LDL indipendentemente dall'età, dal sesso, da eventuali comorbilità, dal tipo di statine utilizzate e dal profilo di rischio cardiovascolare.

Gli studi riguardanti Evolocumab hanno dimostrato riduzioni sostanziali e consistenti dei livelli ematici elevati di colesterolo LDL con vantaggi addizionali anche sugli altri parametri lipidici in circa 6.000 pazienti con iperlipidemia primaria e dislipidemia mista, dei quali oltre 4.500 con ipercolesterolemia, arruolati in 10 studi di fase III.
In uno di questi studi, il target raccomandato di colesterolo LDL al di sotto dei 70 mg/dL è stato raggiunto in una percentuale di pazienti fino al 94%.

Evolocumab ha ridotto il colesterolo LDL dal 55 al 75% rispetto al placebo, e approssimativamente dal 35 al 45% nel confronto con Ezetimibe.

Nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote ( HoFH ), Evolocumab ha mostrato una riduzione significativa dal 15 al 30% rispetto a placebo.
La riduzione dei livelli di colesterolo si è mantenuta nel tempo.

Il profilo di sicurezza di Evolocumab è risultato comparabile a quello del gruppo di controllo.

Evolocumab si somministra mediante una iniezione per via sottocutanea da effettuarsi nella zona addominale, sulle cosce o sugli avambracci.
Queste aree devono essere soggette a rotazione delle iniezioni che non dovrebbero essere fatte laddove la pelle è più morbida, arrossata o escoriata.
Il farmaco non deve essere somministrato per via endovenosa o per via intramuscolare.

Prima di iniziare il trattamento con Evolocumab, devono essere escluse cause secondarie di ipercolesterolemia ( non-genetiche ).

La dose raccomandata di Evolocumab negli adulti con malattia primaria è di 140 mg ogni due settimane o di 420 mg una volta al mese; le due dosi sono clinicamente equivalenti.
Per gli adulti o per i bambini al di sopra dei 12 anni di età con ipercolesterolemia familiare omozigote, la dose iniziale raccomandata è di 420 mg una volta al mese.
Se non si ottiene una risposta alla dodicesima settimana, la dose può essere aumentata a 420 mg ogni due settimane. ( Xagena_2015 )

Fonte: Amgen, 2015

Xagena_Medicina_2015