Cancro alla prostata: Nubeqa per i pazienti con malattia resistente alla castrazione non-metastatica


La Commissione Europea ha autorizzato la commercializzazione nell'Unione Europea ( EU ) di Nubeqa ( Darolutamide ), un inibitore orale del recettore per gli androgeni ( ARi ).
Nubeqa è raccomandato per il trattamento dei pazienti con cancro alla prostata non-metastatico resistente alla castrazione ( nmCRPC ), che sono ad alto rischio di sviluppare malattia metastatica.

Darolutamide è un inibitore orale del recettore degli androgeni con una struttura chimica peculiare: si lega al recettore degli androgeni con un’elevata affinità e mostra una forte attività antagonista, inibendo la funzione del recettore e la crescita delle cellule di tumore prostatico.

L’approvazione di Nubeqa nell'Unione Europea si basa sui dati dello studio di fase 3 ARAMIS, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Darolutamide in associazione alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ), rispetto al placebo associato alla terapia ADT.
I risultati hanno dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da metastasi ( MSF ), endpoint primario di efficacia di Darolutamide in associazione con terapia ADT, con una mediana di 40.4 mesi contro 18.4 mesi di placebo in associazione a terapia ADT ( p inferiore a 0.0001 ), associato a un profilo di sicurezza favorevole.

Nello studio ARAMIS, la sopravvivenza globale ( OS ) e il tempo alla progressione del dolore erano endpoint di efficacia secondari.
Al momento dell’analisi finale di sopravvivenza libera da metastasi, è stato osservato un trend positivo nella sopravvivenza globale. I dati di sopravvivenza globale non sono ancora maturi.

E' stato anche osservato un ritardo del tempo alla progressione del dolore rispetto al placebo in associazione a terapia di deprivazione androgenica.
Tutti gli altri endpoint secondari, il tempo alla chemioterapia citotossica e il tempo al primo evento scheletrico sintomatico ( SSE ), hanno mostrato un beneficio a favore di Darolutamide al momento dell’analisi finale della sopravvivenza libera da metastasi.

L’associazione di Darolutamide e terapia ADT ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole.
Le reazioni avverse più frequenti nel braccio Darolutamide e terapia ADT, che si sono manifestate con un incremento assoluto della frequenza maggiore o uguale a 2%, rispetto a placebo e terapia ADT, sono state fatigue / astenia ( 16% vs 11% ), dolore agli arti ( 6% vs 3% ) e rash ( 3% vs 1% ).

L’interruzione dovuta ad eventi avversi è stata osservata nel 9% dei pazienti in entrambi i bracci dello studio.

Lo studio ARAMIS è uno studio di fase 3 randomizzato, multicentrico, in doppio cieco, controllato verso placebo, disegnato per valutare la sicurezza e l’efficacia di Darolutamide per via orale nei pazienti con cancro nmCRPC in trattamento con terapia ADT e ad alto rischio di sviluppare metastasi.
In totale, 1.509 pazienti sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a ricevere 600 mg di Darolutamide per via orale due volte al giorno oppure placebo in associazione con terapia ADT.
Nello studio erano ammessi anche i pazienti con storia di convulsioni. ( Xagena_2020 )

Fonte: Bayer, 2020

Xagena_Medicina_2020