Industria farmaceutica: l’ISF non è più di moda


1 Dicembre 2006 - Fino a poco tempo fa, l’industria farmaceutica aveva fatto ricorso a un impiego massiccio di Informatori Scientifici del Farmaco ( ISF ). Ora lo scenario è cambiato.

Dagli Stati Uniti, le multinazionali farmaceutiche hanno dato avvio ad un processo di rinnovamento, dove il ruolo dell’ISF diventa meno strategico.

Alla base della ristrurrazione, la scadenza dei brevetti di molti blockbuster e l’orientamento verso le biotecnologie con prodotti ad alta redditività ma settoriali, che limitano l’impiego degli ISF.

Pfizer ha fatto da nave scuola.

Jeffrey Kindler, il nuovo CEO che ha sostituito McKinnell, da subito aveva delineato il futuro dell’azienda: la Pfizer sarà sempre più rivolta allo sviluppo di prodotti biotecnologici.

Negli Stati Uniti, il 20% di quasi 11.000 Informatori Scientifici del Farmaco ( ISF; reps ) verrà licenziato entro la fine del 2006; una perdita di circa 2.200 posti di lavoro.
Pfizer sta inoltre valutando i tagli da effettuare nelle consociate estere.

L’obiettivo di Kindler è quello di instaurare in Pfizer lo spirito di una più piccola compagnia.

Pfizer manterrà il supporto alle vendite solo su alcuni prodotti, tra cui:

- Atorvastatina ( Lipitor; in Italia Torvast ), un farmaco per l’ipercolesterolemia;

- Celecoxib ( Celebrex ), un farmaco antinfiammatorio selettivo COX-2 per l’artrite;

- Ziprasidone ( Geodon ), un antipsicotico atipico per la schizofrenia;

- Insulina per via inalatoria ( Exubera ) nel diabete di tipo 1 e di tipo 2;

- Vareniclina ( Champix ), un farmaco per la cessazione all’abitudine al fumo;

- Sunitinib ( Sutent ), un inibitore della tirosin-chinasi che trova indicazione nei tumori stromali gastrointestinali e nel carcinoma renale in fase avanzata.

Secondo Kindler, il ridimensionamento della rete esterna permetterà a Pfizer di diventare un’azienda più agile e più efficace, in grado di adattarsi ai cambiamenti e di meglio capitalizzare gli investimenti.

A gennaio, Pfizer presenterà il suo outlook di lungo periodo e fornirà dettagli sulle azioni per la ristrutturazione della società.

Merck & Co ha già avviato piani di riorganizzazione con forti tagli del personale e, nel prossimo futuro, anche altre multinazionali del farmaco statunitensi potrebbero procedere a ridimensionamenti delle proprie forze esterne.

XageneFinanza_2006