Pfizer accusata di continuare in modo aggressivo a promuovere Celebrex nonostante l'aumento del rischio cardiovascolare


23 Dicembre 2004

Pharmac, l'Agenzia governativa per l'acquisto di farmaci della Nuova Zelanda, ha accusato la società farmaceutica Pfizer di continuare a promuovere Celebrex ( Celecoxib ) presso i medici nonostante siano emersi sul farmaco dati che meriterebbero una pausa di riflessione.

L'FDA, l'Agenzia di Controllo sui Farmaci Usa, aveva invitato Pfizer a sospendere volontariamente l'advertising.

Nel gennaio 2004, Pharmac, in base ai dati di scarsa sicurezza degli inibitori COX-2, aveva deciso di non rimborsare questi farmaci, che, tra l'altro, non sembravano essere migliori degli antinfiammatori meno recenti.

Pfizer ha replicato di aver sospeso l'advertising rivolto ai pazienti, ma non i contatti con i medici.

Il Medicines Adverse Reactions Committee ritiene che l'aumento del rischio cardiovascolare osservato con il Vioxx ( Rofecoxib ) possa presentarsi, seppur con una diversa incidenza, anche con gli altri inibitori COX-2, tra cui Celebrex ( Celecoxib ), Arcoxia ( Etoricoxib ), Mobic ( Meloxicam ) e Bextra ( Valdecoxib ).

Medsafe non raccomanda l'impiego di routine degli inibitori COX-2 nei pazienti con artrite reumatoide o osteoartrosi.

Fonte: The New Zealand Herald, 2004

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