Stimolazione cerebrale profonda talamica nella forma grave e refrattaria della sindrome di Tourette


I Ricercatori dell'Istituto Galeazzi di Milano, hanno sottoposto a stimolazione cerebrale profonda talamica, bilaterale, 18 pazienti con sindrome di Tourette grave e refrattaria per valutare l'esito a lungo termine su tic, sintomi comportamentali, e funzione cognitiva nella più ampia serie di casi di stimolazione cerebrale talamica profonda per la sindrome di Tourette fino ad oggi.

In questo studio di coorte prospettico, 15 dei 18 pazienti sono stai valutati prima e dopo l'intervento in accordo con un protocollo standardizzato che prevedeva valutazioni neuropsichiatriche e neuropsicologiche.

In aggiunta alla marcata riduzione nella gravità dei sintomi ( p=0.001 ), il follow-up a 24 mesi ha mostrato un miglioramento nei sintomi ossessivo-compulsivi ( p=0.009 ), nei sintomi di ansia ( p=0.001 ), in quelli depressivi ( p=0.001 ) e nella percezione soggettiva di qualità di vita ( p=0.002 ) dopo la stimolazione cerebrale talamica profonda.

Non sono state osservate differenze sostanziali nelle misure di funzione cognitiva prima e dopo la stimolazione cerebrale talamica profonda.

In conclusione, al follow-up di 24 mesi la gravità dei tic è migliorata nei pazienti con sindrome di Tourette non-trattabile sottoposti a stimolazione cerebrale talamica profonda.

I dati disponibili per 15 su 18 pazienti hanno inoltre mostrato un miglioramento nei sintomi neuropsichiatrici e un non-peggioramento della performance cognitiva.

Sono necessari studi in cieco su coorti più ampie per verificare l'efficacia e la sicurezza di questa procedura nei pazienti con sindrome di Tourette. ( Xagena_2009 )

Porta M et al, Neurology 2009; 73: 1375-1380



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Neuro2009