Sistema nervoso centrale: plasmaferesi negli attacchi acuti di demielinizzazione


La plasmaferesi è utilizzata per trattare episodi gravi di demielinizzazione del sistema nervoso centrale che non rispondono a corticosteroidi.
Tuttavia, i predittori della risposta a lungo termine non sono ben noti.

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Barcellona ha rivisto in modo prospettico le cartelle cliniche di 41 pazienti consecutivamente sottoposti a plasmaferesi nel periodo 1995-2007.

L'esito primario era il miglioramento a 6 mesi dopo la plasmaferesi, definito come una diminuzione maggiore o uguale a 1 punto nel punteggio Expanded Disability Status Scale ( EDSS ) per i pazienti con punteggio EDSS inferiore o uguale a 7.5, oppure a 1.5 punti con punteggio EDSS superiore o uguale a 8, oppure miglioramento di più di 2 linee nella acuità visiva per i pazienti con neurite ottica.

In totale, 25 pazienti ( 61% ) erano donne e l'età media era di 33 anni ( intervallo: 14-57 anni ).

Ventitrè ( 56% ) pazienti avevano sclerosi multipla, 2 ( 5% ) sindrome clinicamente isolata, 2 ( 5% ) malattia di Marburg , 7 ( 17% ) encefalomielite disseminata, 4 ( 10% ) neuromielite ottica, 2 ( 5% ) neurite ottica idiopatica, e 1 ( 2% ) mielite trasversa idiopatica.

Il punteggio mediano alla scala EDSS prima dell'attacco era pari a 1 ( intervallo: 0-6.5 ).
All'inizio della plasmaferesi, il punteggio mediano EDSS era di 7 ( intervallo: 3-9.5 ).

Al momento delle dimissioni, 16 pazienti ( 39% ) presentavano miglioramenti, e 26 ( 63% ) sono andati incontro a miglioramenti a 6 mesi.

All'analisi multivariata, l'inizio precoce della plasmaferesi ( odds ratio [ OR ] 6.29 ) e il miglioramento alla dimissione ospedaliera ( OR=7.32 ) sono risultati significativamente associati con la risposta a 6 mesi.

In conclusione, la plasmaferesi è risultata correlata a un miglioramento clinico nel 63% dei pazienti a 6 mesi.
L'inizio precoce della plasmaferesi e il miglioramento alla dimissione sono risultati predittori di questa risposta .
Venti pazienti ( 48% ), non-migliorati precocemente, sono migliorati nel corso del periodo di follow-up. ( Xagena_2009 )

Llufriu S et al, Neurology 2009; 73: 949-953



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