Azimilide nei pazienti postinfartuati con disfunzione ventricolare sinistra: prevenzione della fibrillazione atriale


Lo studio ALIVE ( Azimilide Postinfarct Survival Evaluation ) ha valutato la sicurezza e l'efficacia dell'antiaritmico Azimilide, nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra dopo infarto miocardico.

Sono stati studiati 3.381 pazienti post-infartuati, 78% maschi, di età media 60 anni, con frazione d'eiezione < 35% ( 15-35% ).

I pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere Azimilide ( 100 mg ) o placebo.

L'ECG, effettuato all'inizio dello studio, ha individuato 93 pazienti con fibrillazione atriale.
Altri 27 hanno sviluppato fibrillazione atriale nel corso dello studio.

Un numero più ridotto di pazienti in trattamento con Azimilide ha sviluppato fibrillazione atriale rispetto ai pazienti sottoposti a placebo ( 0,5% versus 1,2 % ).

Ad 1 anno il 95% dei pazienti che aveva assunto Azimilide era in ritmo sinusale rispetto al 65% dei pazienti del gruppo placebo.

I pazienti con fibrillazione atriale al basale, hanno presentato una maggiore mortalità rispetto ai pazienti senza questa aritmia ( p = 0,0006 )
Tra i pazienti con fibrillazione atriale non è stata osservata alcuna differenza nella mortalità, tra i pazienti trattati con Azimilide o con placebo.

Secondo gli Autori dello studio l'Azimilide è sicura ed efficace nel trattamento della fibrillazione atriale nei pazienti con funzione ventricolare sinistra depressa dopo infarto miocardico.( Xagena_2004 )



Pratt CM et al, J Am Coll Cardiol 2004; 43: 1211 - 1216




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