Cardiochirurgia: efficacia dell'Amiodarone per os nella profilassi antiaritmica


Le tachiaritmie atriali dopo intervento di cardiochirurgia sono associate ad outcome non favorevole e ad un aumento dei costi.

I precedenti studi clinici che hanno valutato l’impiego profilattico dell’Amiodarone ( Cordarone ) erano relativamente piccoli ed hanno prodotto risultati contraddittori.

Lo studio PAPABEAR ( Prophylactic Oral Amiodarone for the Prevention of Arrhythmias that Begin Early After Revascularization, Valve Replacement or Repair ) ha valutato se un breve ciclo perioperatorio di Amiodarone per os rappresentasse una profilassi efficace e sicura per le tachiaritmie atriali dopo cardiochirurgia.

Lo studio ha riguardato 601 pazienti che dovevano sottoporsi a CABG ( Coronary Artery Bypass Graft ) non urgente e/o a sostituzione/riparazione valvolare tra febbraio 1999 e settembre 2003.

I pazienti sono stati seguiti fino ad 1 anno.

L’Amiodarone per os ( 10mg/kg die ), oppure il placebo, è stato somministrato 6 giorni prima dell’intervento chirurgico e fino a 6 giorni dopo ( 13 giorni in totale ).

L’end point primario era rappresentato dall’incidenza di episodi di tachiaritmie atriali della durata di 5 minuti o più dal sesto giorno post-operatorio.

Le tachiaritmie atriali si sono presentate con una minore incidenza nei pazienti trattati con Amiodarone ( 16.1% ) rispetto a quelli trattati con placebo ( 29.5% ) ( hazard ratio, HR = 0.52; p < 0.001 ).

Inoltre, l’incidenza di episodi di tachiaritmia atriale nel gruppo Amiodarone e nel gruppo placebo è stata rispettivamente:

- nei pazienti più giovani di 65 anni ( 11.2% versus 21.1%; HR = 0.51; p = 0.02 );

- nei pazienti di 65 anni o più anziani ( 21.7% versus 41.2%; HR = 0.45; p < 0.001 );

- nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico solamente per bypass ( 11.3% versus 23.6%; HR = 0.45; p = 0.002 );

- nei pazienti sottoposti a chirurgia per sostituzione/riparazione valvolare con o senza intervento di bypass ( 23.8% versus 44.1%; HR = 0.51; p = 0.008 );

- nei pazienti trattati pre-intervento con beta-bloccanti ( 15.3% versus 25%; HR = 0.58; p = 0.03 );
- nei pazienti che non hanno ricevuto pre-intervento i beta-bloccanti ( 16.3% versus 35.8%; HR = 0.40; p < 0.001 ).

Tachiaritmie ventricolari sostenute post-operatorie si sono presentate meno frequentemente tra i pazienti del gruppo Amiodarone ( 0.3% ) rispetto ai pazienti del gruppo placebo ( 2.6% ) ( p = 0.04 ).

Non sono state osservate differenze tra i due gruppi riguardo alle gravi complicanze post-operatorie, alla mortalità ospedaliera o ad un nuovo ricovero ospedaliero entro 6 mesi dalla dimissione, o alla mortalità ad 1 anno.

I dati dello studio hanno mostrato che la profilassi delle tachiaritmie atriali con Amiodarone per os dopo cardiochirurgia è efficace. ( Xagena_2005 )

Brent Mitchell L et al, JAMA 2005; 294: 3093-3100




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XagenaFarmaci_2005