Efficacia di Guselkumab nel lungo periodo nella risoluzione di dattilite ed entesite, due manifestazioni extra-articolari della artrite psoriasica


Dalle analisi post-hoc dei dati dello studio DISCOVER-2 è emerso che il trattamento con Guselkumab ( Tremfya ), un inibitore selettivo di IL-23, è efficace nella risoluzione dell’entesite e della dattilite nei pazienti con artrite psoriasica.

Guselkumab è un anticorpo monoclonale che si lega selettivamente alla subunità p19 dell’interleuchina IL-23 e ne inibisce l’interazione con il recettore specifico.
L'interleuchina-23 è un importante fattore nella patogenesi di malattie infiammatorie come l’artrite psoriasica, la psoriasi e altre patologie.

Guselkumab si è dimostrato efficace nel trattamento della artrite psoriasica ( nonché della dattilite e dell’entesite ) nei due studi registrativi di fase 2 DISCOVER-1 e DISCOVER-2, condotti rispettivamente in pazienti con malattia attiva che avevano una risposta inadeguata alle terapie standard, includendo soggetti ( approssimativamente 30% ) precedentemente trattati con farmaci biologici anti-TNF-alfa, e in pazienti che erano naïve ai trattamenti biologici e avevano una risposta inadeguata alle terapie standard.

La dattilite e l’entesite, manifestazioni extra-articolari della artrite psoriasica, sono condizioni di difficile trattamento e con un impatto negativo significativo sulla qualità di vita.

Nell' analisi post-hoc dello studio DISCOVER-2 è stata valutata l’efficacia di Guselkumab nel garantire la persistenza della risoluzione di queste due manifestazioni fino a 2 anni nei pazienti con artrite psoriasica naive ai biologici e con risposta inadeguata alle terapie standard.

Nello studio DISCOVER-2, 739 pazienti pazienti con artrite psoriasica attiva sono stati randomizzati, secondo uno schema 1:1.1, a trattamento con: Guselkumab 100 mg a cadenza mensile ( Q4W ); Guselkumab 100 mg a 0, 4 e poi ogni 8 settimane; placebo.
Dopo 24 settimane, il protocollo dello studio prevedeva che i pazienti del gruppo placebo passassero a Guselkumab a cadenza mensile.

Dei 739 pazienti iniziali dello studio, naive ai biologici, 331 erano affetti da dattilite e 506 da entesite. Un numero più elevato di pazienti era affetto da entesite anziché da dattilite ( 68% vs. 45%, rispettivamente ) al basale.
Una quota rilevante di pazienti ( 78% ) con dattilite era affetto da entesite rispetto al 61% dei pazienti senza dattilite. Quest’ultima era presente nel 51% dei pazienti con entesite rispetto al 32% senza entesite.
La forma grave di entesite era più comune tra i pazienti con dattilite rispetto ai pazienti non-affetti da questa condizione ( 52% versus 44%, rispettivamente ).

Un totale di 245 pazienti è stato assegnato in modo random a trattamento mensile con Guselkumab 100 mg ( 121 con dattilite, 170 con entesite ); 248 sono stati randomizzati a trattamento bimestrale ( 111 con dattilite, 158 con entesite ) e 246 sono stati allocati a gruppo placebo ( 99 con dattilite, 178 con entesite ).
Dopo 24 settimane, i pazienti del gruppo placebo sono passati a trattamento mensile con Guselkumab.

Riguardo alla risoluzione della dattilite, tra i pazienti trattati con Guselkumab a cadenza mensile sono stati documentati tassi di risoluzione pari al 57% dopo 24 settimane, al 74% dopo 12 mesi e al 72% dopo 100 settimane ( quasi 2 anni ).
Tra coloro che avevano ricevuto un trattamento con Guselkumab a cadenza bimestrale, i tassi di risoluzione della dattilite sono stati pari, rispettivamente, al 64% dopo 24 settimane, al 78% dopo 12 mesi e all’83% dopo 100 settimane.

Considerando la risoluzione dell’entesite, sono stati documentati tassi di risoluzione pari al 44%, 57% e 62% dei pazienti trattati con Guselkumab a cadenza mensile dopo, rispettivamente, 24, 52 e 100 settimane.
Tra i pazienti trattati con Guselkumab a cadenza bimestrale, è stata osservata la risoluzione dell’entesite nel 54%, 61% e 70% dei pazienti dopo 24, 52 e 100 settimane, rispettivamente.

Sono state documentate correlazioni significative tra la risoluzione dell’entesite e della dattilite tra i pazienti con entrambe le manifestazioni extra-articolari della artrite psoriasica che erano stati trattati con Guselkumab.
A 24 settimane, il 70,9% dei pazienti che aveva raggiunto la risoluzione dell’entesite ha mostrato anche la risoluzione della dattilite ( p=0,04 ), con tassi che hanno raggiunto l’88,8% e l’88,1% di pazienti dopo 52 e 100 settimane rispettivamente.
La risoluzione dell’entesite è stata riferita nel 54,9% dei pazienti che aveva raggiunto la risoluzione della dattilite ( p=0,004 ), con tassi che hanno raggiunto il 66,4% e il 72,7% dei pazienti dopo 52 e 100 settimane, rispettivamente.

In conclusione, i risultati di questa analisi post-hoc dei dati di DISCOVER-2 hanno mostrato che i pazienti con artrite psoriasica possono presentare contemporaneamente alcune manifestazioni extra-articolari di malattia come la dattilite e l’entesite.
Guselkumab è stato in grado di risolvere sia l’entesite che la dattilite in una certa percentuale di pazienti fino a quasi 2 anni.
I pazienti che avevano ricevuto Guselkumab e che hanno raggiunto la risolzuone dell’entesite, avevano maggiori probabilità di raggiungere la risoluzione della dattilite e viceversa, a indicare l’efficacia di Guselkumab in tutte le manifestazioni articolari ed extra-articolari di malattia psoriasica. ( Xagena_2021 )

Fonte: American College of Rheumatology ( ACR ) Meeting 2021

Xagena_Medicina_2021