Maggiore efficacia e sicurezza dello stent medicato con Everolimus rispetto allo stent con Paclitaxel nei pazienti non-selezionati


Gli stent a eluizione di Everolimus e di Paclitaxel, rispetto a quelli metallici nudi, hanno ridotto il rischio di restenosi negli studi clinici con stretti criteri di inclusione ed esclusione.

E’ stata confrontata la sicurezza e l’efficacia degli stent di seconda generazione a eluizione di Everolimus ( Xience ) e di Paclitaxel ( Taxus ) nella pratica clinica quotidiana.

In totale, 1.800 pazienti consecutivi ( età 18-85 anni ) che si dovevano sottoporre a intervento coronarico percutaneo ( PCI ) sono stati assegnati in maniera casuale al trattamento con stent a eluizione di Everolimus o Paclitaxel.

L’endpoint primario era un esito composito di sicurezza ed efficacia ( mortalità per tutte le cause, infarto del miocardio e rivascolarizzazione del vaso target ) entro 12 mesi.

I pazienti non erano a conoscenza dello stent impiantato; è stata effettuata un’analisi intention-to-treat.

Il follow-up è stato completato in 1.797 pazienti.

L’endpoint primario si è manifestato nel 6% degli 897 pazienti nel gruppo stent a eluizione di Everolimus contro il 9% dei 903 nel gruppo stent a eluizione di Paclitaxel ( rischio relativo, RR=0.69, p value per la superiorità=0.02 ).

La differenza è risultata attribuibile a un tasso inferiore di trombosi da stent ( inferiore a 1% vs 3%, p=0.002 ), infarto del miocardio ( 3% vs 5%, p=0.007 ) e rivascolarizzazione del vaso target ( 2% vs 6%, p=0.0001 ).

La mortalità cardiaca, l’infarto del miocardio non fatale o la rivascolarizzazione della lesione target sono stati osservati nel 5% dei pazienti del gruppo stent a eluizione di Everolimus versus 8% nel gruppo stent a eluizione di Paclitaxel e il p value per la superiorità è stato di 0.005.

In conclusione, lo stent a eluizione di Everolimus è risultato migliore di quello di seconda generazione a eluizione di Paclitaxel per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia in pazienti non-selezionati.
Sulla base di questi risultati, gli Autori dello studio consigliano di abbandonare l’uso di stent a eluizione di Paclitaxel nella pratica clinica quotidiana. ( Xagena_2010 )

Kedhi E et al, Lancet 2010; 375: 201-209



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