Everolimus nella terapia di mantenimento dei pazienti sottoposti a trapianto cardiaco


Everolimus ( Certican ) è un inibitore del segnale di proliferazione, da poco impiegato nel trapianto di cuore; al riguardo ci sono pochi dati.

Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Muenster in Germania hanno studiato l’effetto di un’immunosoppressione con Everolimus, senza un inibitore della calcineurina.

Allo studio hanno partecipato 60 pazienti sottoposti a trapianto cardiaco.

Il motivo del passaggio ad Everolimus erano gli effetti indesiderati associati all’immunosoppressione con un inibitore della calcineurina.

Dopo il passaggio ad Everolimus, la maggior parte dei pazienti non ha più sofferto delle reazioni avverse associate all’impiego degli inibitori della calcineurina.

La funzione renale è migliorata in modo significativo dopo 6 mesi ( in media, creatinina 2,1 versus 1,5 mg/dl ( p = 0.001); clearance della creatinina: 42,2 versus 61,8 ml/ ( min x 1.73 m2 ) ( p = 0.018 ) ).

L’ipertensione arteriosa è migliorata dopo 3 mesi ed è mantenuta ridotta per il periodo di osservazione.

E’stato riscontrato un miglioramento del tremore dell’edema periferico, dell’irsutismo e dell’iperplasia gengivale.

Eventi avversi si sono presentati in 8 pazienti ( 13,3%), trattati con Everolimus, tra cui: polmonite interstiziale ( n=2 ), disturbi cutanei ( n=2 ), riattivazione dell’epatite B ( n=1 ) e febbre di origine sconosciuta ( n=3 ).

Questi dati preliminari stanno ad indicare che l’immunosoppressione senza un inibitore della calcineurina, impiegando Everolimus, è sicura, con un’eccellente efficacia nella terapia di mantenimento, nei pazienti sottoposti a trapianto cardiaco. ( Xagena_2007 )

Rothenburger M et al, J Heart Lung Transplant 2007; 26: 250-257



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