Cardiotossicità con Sutent: danno mitocondriale ed apoptosi dei cardiomiociti in un modello murino


I pazienti, trattati con il farmaco antitumorale Sunitinib ( Sutent ) sono ad aumentato rischio di ipertensione e disfunzione cardiaca.
Pertanto questi pazienti dovrebbero essere tenuti sotto stretto monitoraggio, soprattutto quelli con una storia d malattia coronarica o fattori di rischio cardiaci.

Sono stati analizzati gli eventi cardiovssoclari di 75 pazienti, affetti da tumori stromali gastrointestinali ( GIST ), metastatici, resistenti all’Imatinib, sottoposti a cicli ripetuti di Sunitinib al dosaggio di 50 mg/die o inferiore, per uan durata mediana di 33,6 settimane.

Al basale nessuno dei pazienti presentava storia di malattia cardiaca o insufficienza cardiaca congestizia.

Sono stati analizzati i dati della frazione d’eiezione ventricolare sinistra e della pressione sanguigna di 36 pazienti, i quali presentavano una frazione d’eiezione ventricolare sinistra di almeno il 50%, al basale.
Dopo trattamento, il 28% di questi pazienti presentava riduzioni della frazione d’eiezione di almeno il 10%, ed il 19% aveva riduzioni del 15% o più.

Il trattamento con Sunitinib ha portato ad un aumento della pressione sistolica di 30 mmHg e della pressione diastolica di 17 mmHg; il 47% dei pazienti ha sviluppato ipertensione ( > 150/100 mmHg ).

Esperimenti su modelli murini in vitro ed in vivo hanno mostrato che Sunitinib produce un danno mitocondriale ed apoptosi dei cardiomiociti, come un risultato del trattamento. ( Xagena_2007 )

Fonte: The Lancet, 2007



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