Scompenso cardiaco: Candesartan riduce lo sviluppo di diabete


Un'analisi secondaria del Programma CHARM ( Candesartan in Heart Failure Assessment of Reduction in Mortality and morbidity ), ha valutato il bloccante il recettore dell'angiotensina II Candesartan Cilexetil (Usa: Atacand; Italia: Ratacand ) vs placebo nel ridurre il rischio di sviluppare il diabete nei pazienti con scompenso cardiaco e nessuna precedente diagnosi di diabete.

Un totale di 163 pazienti trattati con Candesartan e 202 con placebo hanno sviluppato una nuova diagnosi di diabete.

Questa differenza corrisponde ad una riduzione del rischio relativo di sviluppare diabete del 22% con Candesartan rispetto al placebo ( hazard ratio, HR = 0,78; p = 0,020 ).

Candesartan trova indicazione nel trattamento dell'ipertensione arteriosa e dell'insufficienza cardiaca (classe NYHA II-IV, frazione d'eiezione ventricolare sinistra inferiore o uguale al 40% ).

Il programma CHARM consiste di 3 studi clinici in doppio cieco, controllati con placebo e randomizzati, che hanno coinvolto 7599 pazienti con scompenso cardiaco sintomatico.

Nell'ambito del programma CHARM, gli studi CHARM-Added ( n = 2548 ) e CHARM-Alternative ( n = 2028 ) hanno arruolato pazienti con frazione d'eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) minore o uguale al 40%, mentre lo studio CHARM-Preserved ( n = 3023 ) ha arruolato pazienti con FEVS maggiore del 40%.

I pazienti sono stati seguiti fino ad un minimo di 2 anni, con un follow-up medio di 37,7 mesi.

L'end point primario di ciascun studio clinico era la morte per cause cardiovascolari o l'ospedalizzazione per scompenso cardiaco.

Il Programma CHARM ha incluso 5436 pazienti che al momento della randomizzazione non avevano una diagnosi di diabete.

L'end point composito di morte o nuova diagnosi di diabete è stato raggiunto nel 25,2% dei pazienti riceventi Candesartan e nel 28,6% dei pazienti nel gruppo placebo, con una riduzione del rischio relativo del 14% ( hazard ratio = 0,86; p = 0,004 ). ( Xagena_2005 )

Fonte: Circulation, 2005



MedicinaNews.it

XagenaFarmaci_2005