Malattia cardiaca congenita: fattori di rischio per la mortalità ospedaliera dovuta ad endocardite infettiva


L’endocardite infettiva è associata ad un’alta incidenza di mortalità.
Nei pazienti con cardiopatia congenita, ifattori di rischio per la mortalità non sono noti.

Ricercatori si sono posti l’obiettivo di determinare i fattori di rischio di mortalità ospedaliera nei pazienti sia pediatrici che adulti, con malattia cardiaca congenita.

Uno studio di coorte, osservazionale, retrospettivo, è stato condotto tra gennaio 1997 e dicembre 2001, in Giappone.

Tra i 239 pazienti per i quali i dati completi erano disponibili, sono stati identificati 216 pazienti con cardiopatia; 137 pazienti, di età compresa tra 1 mese e 62 anni ( mediana 12 anni ), presentavano endocardite.

La mortalità ospedaliera per i soggetti affetti da endocardite è stata del 10%.

Quattro fattori di rischio sono risultati indipendentemente associati alla mortalità: dimensione della vegetazione maggiore o uguale a 20 mm ( odds ratio, OR =40,6 ), età minore di un anno ( OR= 19,5 ), presenza di insufficienza cardiaca ( OR= 7,16 ), Staphylococcus aureus come organismo causativo ( OR=5,68 ).

L’intervento chirurgico è risultato essere un fattore predittivo di una più bassa mortalità ospedaliera ( OR=0,045 ).

Secondo gli Autori, nei pazienti con cardiopatia congenita ed affetti da endocardite infettiva, l’intervento chirurgico, che riduce il rischio di mortalità ospedaliera, dovrebbe essere sempre preso in considerazione. ( Xagena_2008 )

Yoshinaga M et al, Am J Cardiol 2008; 101: 114-118



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