Cancro al polmone: la tecnica chirurgica mininvasiva VATS associata a minor dolore, degenze più brevi, e a un più rapido ritorno alla normalità


Il carcinoma del polmone è la seconda neoplasia più frequentemente diagnosticata tra gli uomini e la terza tra le donne, ed è la prima causa di morte per tumore nei maschi e la terza nelle femmine.
Sono circa 40mila le nuove diagnosi ogni anno in Italia, e la maggioranza dei pazienti ( 7 su 10 ) presentano già metastasi nel momento in cui viene diagnosticata la malattia.
Nel 30% dei casi, in cui la neoplasia è ai primi stadi il solo intervento chirurgico può essere risolutivo, con buone percentuali di guarigione.

Nei pazienti in cui è possibile intervenire chirugicamente la VATS ( Video Assisted Thoracic Surgery ) è una tecnica mininvasiva che trova sempre più impiego nella chirurgia del tumore al polmone. L'intervento avviene per via endoscopica, e può offrire diversi vantaggi per i pazienti.

I segnali che portanto alla diagnosi precoce di tumore al polmone possono essere comuni anche ad altre malattie, e sono: tosse secca o con catarro talora striato di sangue, piccole perdite di sangue con i colpi di tosse, difficoltà respiratorie, dolore al torace e perdita di peso.
Quando la diagnosi viene fatta agli stadi iniziali ( I o II ) di malattia l’intervento di scelta è la lobectomia, cioè l’asportazione del lobo polmonare che contiene la malattia e i linfonodi vicini.

La via di accesso standard tradizionalmente più praticata per questo tipo di operazioni è un’incisione di circa 15 centimetri sul torace, con divaricazione delle costole.
Le principali possibili conseguenze negative sono dolore, limitazione funzionale di braccia e spalle, difficoltà a respirare profondamente e a tossire con efficacia.
Per un completo recupero sono necessari alcuni mesi, e in un 25-30% dei casi il paziente può presentare dolore persistente che può durare a lungo.

Negli ultimi anni sono state sviluppate nuove tecniche mininvasive in chirurgia toracica che permettono la cura dei tumori del polmone non in-aperto, mediante la tradizionale toracotomia, ma in VATS con tre piccole incisioni cutanee, nessuna sezione muscolare e nessuna divaricazione costale.
I benefici per i pazienti sono: minore sofferenza, più breve degenza ospedaliera, più rapida ripresa delle normali attività quotidiane e minori conseguenze sulla funzionalità sia polmonare e di mobilità degli arti.

Oltre che in un minore tasso di complicazioni post-operatorie, la VATS offre anche un vantaggio economico.

Sono circa 50 i Centri in Italia che praticano la VATS per un totale di quasi 2.000 interventi già eseguiti dal gennaio 2014, inseriti in un Registro Nazionale. ( Xagena_2015 )

Fonte: VATS Consensus Conference, 2015

Xagena_Medicina_2015