Dabrafenib, un inibitore del BRAF, nel trattamento del melanoma inoperabile o metastatico


Dabrafenib ( Tafinlar ) è un nuovo farmaco per il trattamento del melanoma non-operabile chirurgicamente o in fase metastatica.
Dabrafenib è un inibitore di BRAF, che codifica per una proteina mutata. Grazie a questa alterazione, le cellule tumorali si replicano più velocemente ed evitano l’apoptosi.
Dabrafenib, legandosi a BRAF mutata, inibisce la mutazione BRAF V600.

Gli studi clinici hanno mostrato l’efficacia e il buon profilo di sicurezza di Dabrafenib nei pazienti con mutazione BRAF V600. Una significativa percentuale di pazienti ( 31% ) mantiene la malattia sotto controllo anche dopo 3 anni di trattamento.

Lo studio BREAK-2 ha mostrato che il 28% dei pazienti con mutazione BRAF V600E erano vivi a distanza di 2 anni e mezzo.
Il 9% dei pazienti nel BREAK-2 e il 10% di quelli trattati con Dabrafenib nel BREAK-3 hanno continuato a seguire la terapia senza progressione della malattia.

Dabrafenib ha un ruolo chiave sul pathway delle MAP-chinasi ( MAPK, Mitogen-Activated Protein Kinase ), fondamentale per lo sviluppo di alcune forme di melanoma.
La proteina BRAF mutata altera i meccanismi di regolazione della crescita e della morte cellulare, quindi favorisce sia la moltiplicazione delle cellule neoplastiche, che la loro sopravvivenza.

Dabrafenib trova indicazione in monoterapia in caso di melanoma chirurgicamente non-resecabile e nelle forme metastatiche, nei pazienti con melanoma caratterizzato da mutazione BRAF V600.
Dabrafenib viene somministrato, per via orale al dosaggio di 300 milligrammi al giorno ( 4 compresse ) in due somministrazione giornaliere, solo dopo conferma della presenza della mutazione, che viene rilevata mediante test specifici. ( Xagena_2014 )

Fonte: GSK, 2014

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