La Dulaglutide è in grado di ridurre gli eventi cardiovascolari, quali morte cardiovascolare, infarto miocardico e ictus non-fatali, in un’ampia popolazione di pazienti anche senza malattia cardiovascolare


Lo studio REWIND ( Researching cardiovascular Events with a Weekly INcretin in Diabetes ), condotto su quasi 10 mila pazienti provenienti da 24 Paesi, affetti da diabete di tipo 2, ha dimostrato che Dulaglutide ( Trulicity ), un agonista del recettore del GLP1 ( glucagon like peptide-1 ), è in grado rispetto al placebo di ridurre in maniera significativa gli eventi cardiovascolari, quali morte cardiovascolare, infarto miocardico e ictus non-fatali, in un’ampia popolazione di pazienti di cui la maggior parte non presentava malattia cardiovascolare accertata.

Lo studio, condotto con Dulaglutide 1.5 mg a somministrazione settimanale è differente rispetto ad altri studi simili, che si basano su un numero limitato di persone.
Inoltre, REWIND ha avuto un follow-up mediano di più di 5 anni, il più lungo tra gli studi di sicurezza cardiovascolare degli agonisti del recettore del GLP-1.

Gli altri studi di sicurezza cardiovascolare hanno coinvolto persone con un valore di emoglobina glicata più alto all’inizio dello studio e una percentuale maggiore di pazienti che avevano una malattia cardiovascolare accertata.
I 9.901 partecipanti a REWIND presentavano un controllo del diabete migliore rispetto agli altri studi e di questi solo il 31% presentava già una malattia cardiovascolare.
L'ampia tipologia di persone con diabete di tipo 2 studiata in REWIND, includeva i pazienti con e senza una precedente malattia cardiovascolare.

Lo studio REWIND aveva come obiettivo quello di valutare da un lato l’efficacia protettiva di Dulaglutide in mono-somministrazione settimanale, rispetto al placebo ( entrambi in associazione alla terapia standard ), riguardo a un primo evento cardiovascolare, in soggetti diabetici con lievi alterazioni per malattie cardiovascolari o fattori di rischio, e dall’altro l’azione preventiva di eventi futuri in pazienti diabetici con pregresse malattie cardiovascolari.

I risultati preliminari hanno attestato con Dulaglutide una riduzione degli eventi cardiovascolari presi in esame, sia nel 31% di popolazione che presentava un pregresso evento cardiovascolare sia nella restante con situazione subclinica o fattori di rischio.

La Dulaglutide, se questi dati preliminari verranno confermati, potrebbe rappresentare una nuova opzione terapeutica nel trattamento e prevenzione del rischio cardiovascolare in pazienti con diabete di tipo 2. ( Xagena_2018 )

Fonte: Eli Lilly, 2018

Xagena_Medicina_2018