Diabete di tipo 2: Rybelsus, a base di Semaglutide, è il primo agonista del recettore del GLP-1 orale


Rybelsus, che ha come principio attivo la Semaglutide, trova indicazione nel trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, per migliorare il controllo glicemico in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico; a) come monoterapia quando l’uso di Metformina è considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni; b) in associazione ad altri medicinali per il trattamento del diabete.

Il farmaco, un agonista di GLP-1, somministrato per os, è stato oggetto di un ampio Programma di studi clinici, denominato PIONEER, che ha coinvolto 9.543 adulti con diabete mellito di tipo 2.
Dagli studi clinici è emerso che la Semaglutide ha un'efficacia superiore nella riduzione del livello di emoglobina glicata ( HbA1c ) e nella perdita di peso, rispetto alle altre classi di antidiabetici orali in commercio.

Nello studio PIONEER 3, che ha confrontato l'effetto di Semaglutide orale con un inibitore del DPP-4 ( entrambi aggiunti a Metformina da sola o con sulfonilurea ), è stata osservata, dopo 6 mesi di trattamento, una riduzione della emoglobina glicata di 1.3 punti per cento con Semaglutide rispetto a 0.8 per cento ottenuto con l'inibitore di DPP-4.
Nello stesso studio, la diminuzione del peso corporeo con Semaglutide orale è stata pari a 3.4 kg rispetto a 1 kg con l'inibitore DPP-4, dopo 1 anno e mezzo di somministrazione.

Nello studio PIONEER 2, la Semaglutide messa a confronto con un inibitore selettivo del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) ( entrambi in associazione con Metformina ) ha mostrato una riduzione della emoglobina glicata di 1.3 punti per cento rispetto ai 0.9 punti per cento con l'inibitore di SGLT2 e una significativa riduzione della circonferenza vita ( -3.7 cm rispetto a -3 cm ).

In Italia, il diabete mellito di tipo 2 colpisce circa 3.5 milioni di persone, il 7% della popolazione adulta.
Nonostante la disponibilità di un ampio spettro di opzioni terapeutiche e la dimostrazione dell'importanza di un adeguato controllo metabolico per prevenire o ritardare l'insorgenza delle complicanze del diabete tipo 2, una percentuale di pazienti non raggiunge i target terapeutici desiderati.

L'iperglicemia, assieme all'eccesso di peso, all'ipertensione arteriosa, alle alterazioni del metabolismo lipidico, al fumo rappresenta un fattore di rischio modificabile per la malattia cardiovascolare.
Il trattamento simultaneo di più fattori di rischio contribuisce a rallentare o a prevenire malattie cardiovascolari su base aterosclerotica, come infarto miocardico e ictus, che sono tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia.
Al momento ben l'80% delle persone con diabete mellito di tipo 2 non raggiunge livelli target di emoglobina glicata, pressione arteriosa e lipoproteine a bassa densità. ( Xagena_2022 )

Fonte: Novo Nordisk, 2022

Xagena_Medicina_2022