Efpeglenatide riduce significativamente il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti con diabete mellito di tipo 2


Efpeglenatide è un agonista del recettore di GLP-1 a lunga durata d’azione basato sull’Exendina, in fase di sperimentazione per il diabete di tipo 2.
Efpeglenatide presenta un meccanismo d’azione analogo a quello di altri agonisti del recettore di GLP-1, che hanno dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari avversi nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2.

Lo studio AMPLITUDE-O ha coinvolto 4.076 pazienti in 28 Paesi, assegnati in modo random in un rapporto 1:1:1 a ricevere iniezioni sottocutanee settimanali di Efpeglenatide 4 mg, Efpeglenatide 6 mg oppure placebo.

L’endpoint primario era rappresentato dal primo evento avverso cardiovascolare maggiore ( MACE ).

Si è verificato almeno 1 evento MACE incidente durante il periodo di follow-up di 1.81 anni nel 7.0% dei pazienti del gruppo trattato con Efpeglenatide rispetto al 9.2% dei pazienti del gruppo placebo ( 3.9 vs 5.3 eventi per 100 anni-persona; HR=0.73; P inferiore a 0.001 per la non-inferiorità; P=0.007 per superiorità ).

È stato riscontrato un evento dell’esito renale composito ( peggioramento della funzione renale o macroalbuminuria ) nel 13.0% dei pazienti del gruppo trattato con Efpeglenatide rispetto al 18.4% dei pazienti del gruppo placebo ( HR=0.68; P inferiore a 0.001 ).

La percentuale di pazienti che hanno riferito stipsi, diarrea, nausea, vomito o gonfiore è stata maggiore nel gruppo trattato con Efpeglenatide rispetto al gruppo placebo ( P=0.03 ). Un numero maggiore di pazienti del gruppo trattato con Efpeglenatide ha riferito effetti avversi gastrointestinali gravi rispetto al gruppo placebo ( P=0.009 ).

Dallo studio è emerso che una iniezione settimanale di 4 o 6 mg di Efpeglenatide è associata a un rischio inferiore di eventi cardiovascolari rispetto al placebo nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e un’anamnesi di malattia cardiovascolare o con malattia renale attuale più almeno un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo. ( Xagena_2021 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2021

Xagena_Medicina_2021