Pazienti con diabete mellito e sindromi coronariche acute


Contrariamente alla riduzione della frequenza di diversi fattori di rischio quali l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e il fumo di sigaretta, il diabete mellito rappresenta un problema in espansione per la salute nel mondo occidentale.

A causa delle condizioni pro-aterosclerotica, pro-infiammatoria e pro-trombotica associate al diabete mellito, i pazienti diabetici affetti da sindromi coronariche acute presentano un alto rischio di eventi cardiovascolari.

I due principi su cui si basa la terapia per le sindromi coronariche acute nei pazienti diabetici consistono in una forte inibizione piastrinica e in una strategia invasiva precoce.

L’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina, ASA ) dovrebbe essere somministrata a tutti i pazienti e il Prasugrel ( Efient ) dovrebbe essere considerato migliore del Clopidogrel ( Plavix ) in queste condizioni. Rimane da chiarire l’utilizzo degli inibitori del recettore per la glicoproteina IIb/IIIa nella popolazione diabetica affetta da sindrome coronarica acuta, che è stato associato a una riduzione del tasso di mortalità.

È importante notare come l’aggressività della terapia antitrombotica debba essere bilanciata con il rischio di emorragie in ogni singolo paziente. Il beneficio di un’angiografia coronarica precoce e, se necessario, di rivascolarizzazione nella cura della sindrome coronarica acuta senza allungamento del segmento ST è maggiormente evidente negli individui diabetici rispetto ai non-diabetici.

In tutti i pazienti, diabetici e non-diabetici, l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) si qualifica come la terapia di elezione per l’infarto miocardico con allungamento del segmento ST. Al fine di ridurre le complicanze di tipo emorragico correlate all’accesso vascolare per il PCI, dovrebbe essere preferito l’approccio radiale.

Ulteriori importanti misure preventive includono la terapia con alte dosi di statine, il trattamento con Ace inibitori o bloccanti del recettore per l’angiotensina II e un adeguato controllo del metabolismo del glucosio.

Nonostante l’efficacia documentata, i pazienti diabetici affetti da sindromi coronariche acute ricevono trattamenti basati sull’evidenza clinica meno frequentemente degli individui non-diabetici. ( Xagena_2010 )

Keller P-F et al, Minerva Medica 2010; 101: 81-103



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