Prevenzione del dolore osseo causato da Pegfilgrastim


Il dolore osseo indotto da Pegfilgrastim ( Neulasta ) è un problema clinico significativo che potrebbe portare a interruzione del trattamento con Pegfilgrastim e a un dosaggio chemioterapico meno efficace.

Sono necessari interventi per il dolore osseo indotto da Pegfilgrastim.

Il CCOP Research Base dell’University of Rochester Cancer Center ( URCC ) ha assegnato in maniera casuale 510 pazienti in 17 siti a ricevere Naprossene ( 500 mg 2 volte al giorno ) oppure placebo nel giorno della somministrazione di Pegfilgrastim, continuato per 5-8 giorni dopo Pegfilgrastim.

I pazienti hanno registrato la gravità del dolore ( utilizzando una scala da 0 a 10 ) e la durata in diari giornalieri.

La misura di esito primaria era l’area sotto la curva ( AUC ) per il dolore per i giorni da 1 a 5.
Le misure di esito secondarie includevano l’identificazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di dolore e la risposta al Naprossene.

L’età media dei pazienti era 55.6 anni e l’86% era di sesso femminile.

Il 68% dei pazienti aveva carcinoma mammario e il 10% carcinoma polmonare.

Il dolore ha raggiunto il suo apice a 3 giorni per entrambi i gruppi.

L’area sotto la curva media per il dolore è stata di 7.71 per il gruppo placebo e 6.04 per il gruppo Naprossene ( P=0.037 ).

Il Naprossene ha ridotto il dolore massimo da 3.40 a 2.59 ( P=0.005 ).

Il Naprossene ha anche ridotto l’incidenza generale di dolore da 71.3% a 61.1% ( P=0.020 ) e la durata da 2.40 a 1.92 giorni ( P=0.009 ).

Anche la riduzione nel dolore grave ( inferiore a 5 su una scala da 1 a 10 ) dal 27.0% al 19.2% è risultata significativa ( P=0.048 ).

Non è stato possibile identificare i fattori di rischio per predire incidenza, gravità o capacità di prevenire dolore osseo indotto da Pegfilgrastim.

In conclusione, questo studio clinico di fase III, randomizzato e controllato con placebo, ha dimostrato che Naprossene alla dose di 500 mg 2 volte al giorno è efficace nel ridurre l’incidenza e la gravità di dolore osseo indotto da Pegfilgrastim. ( Xagena_2012 )

Kirshner JJ et al, J Clin Oncol 2012; 30: 1974-1979

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