Propranololo nel trattamento dell’alterazione adrenergica e dolore nelle donne con fibromialgia e disordine temporomandibolare


Nei pazienti con sindrome fibromialgica e disordine temporomandibolare, lo stress e il dolore possono favorire, in modo cronico, l’attività simpatica, alterando le risposte cardiovascolari e il peggioramento del dolore.

Ricercatori dell’University of Utah a Salt Lake City negli Stati Uniti, hanno esaminato le risposte cardiovascolari, all’epinefrina, alla noradrenalina, al cortisolo e al dolore clinico in 54 pazienti di sesso femminile con questi disturbi, e in 34 controlli.

In un sottogruppo di 10 pazienti con fibromialgia, 10 con disordine temporo-mandibolare e 16 controlli, utilizzando un disegno crossover, le stesse risposte sono state valutate dopo somministrazione per via endovenosa di Propranololo ( Inderal ) a basso dosaggio, rispetto al placebo.

I pazienti con fibromialgia hanno mostrato più alti valori di pressione sanguigna e una maggiore resistenza vascolare, rispetto ai soggetti con disordine temporomandibolare o ai controlli.

Sia i pazienti con fibromialgia che quelli con disordine temporomandibolare presentavano al basale più bassi livelli di noradrenalina, rispetto ai controlli; i pazienti con disordine temporomandibolare avevano più bassi livelli di epinefrina e noradrenalina .

Le differenze tra i gruppi riguardo alla frequenza cardiaca, all’epinefrina e alla noradrenalina sono state abolite dopo la somministrazione di Propranololo, sebbene le differenze nella pressione sanguigna, livelli di cortisolo e resistenza vascolare totale siano persistite.

Sia nei pazienti con fibromialgia che in quelli con disordine temporomandibolare, il numero dei siti dolorosi e l’intensità del dolore clinico totale, sono risultati significativamente più bassi dopo trattamento con beta-bloccante rispetto al placebo.

Queste scoperte sono a sostegno dell’ipotesi che sia i pazienti con sindrome fibromialgica che quelli con disordine temporomandibolare possono presentare, frequentemente, un’alterazione dell’attività adrenergica, che contribuisce ad un’alterata risposta cardiovascolare e risposta alle catecolamine, e alla gravità del dolore clinico.
Il trattamento acuto con bassi dosaggi di Propranololo porta a miglioramenti nel breve periodo in tutti i domini esaminati nello studio. ( Xagena_2009 )

Light KC et al, J Pain 2009; 10: 542-552



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XagenaFarmaci_2009