Trattamento di prima linea con la combinazione Obinutuzumab e Clorambucile per la leucemia linfatica cronica in un ambiente di vita reale


Negli ultimi anni, sono stati compiuti notevoli progressi nella terapia di prima linea dei pazienti anziani / fisicamente non-idonei ( unfit ) con leucemia linfatica cronica.

La combinazione di Obinutuzumab ( Gazyvaro ) e Clorambucile ( O-Clb ) ha dimostrato di prolungare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS, valore mediano 31.5 mesi ) e la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto al solo Clorambucile.

Più recentemente, Obinutuzumab somministrato in combinazione con Ibrutinib ( Imbruvica ) o Venetoclax ( Venclyxto ) ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione ma non la sopravvivenza globale rispetto a O-Clb.

Uno studio retrospettivo multinazionale e cooperativo multicentrico, ha valutato l'efficacia e la sicurezza del trattamento di prima linea con Obinutuzumab ± Clorambucile nei pazienti unfit con leucemia linfatica cronica, in un ambiente reale.
Sono stati esclusi i pazienti con mutazione del(17p13.1) / TP53 documentata.

Sono stati inclusi un totale di 437 pazienti ( età mediana, 75.9 anni; punteggio CIRS mediano, 8; clearance mediana della creatinina, 61.1 ml/min ).

La percentuale di risposta clinica complessiva è stata dell'80.3% ( risposte cliniche complete e parziali, rispettivamente, nel 38.7% e 41.6% dei pazienti ).

Il tempo di osservazione mediano è stato di 14.1 mesi e la sopravvivenza PFS mediana stimata è stata di 27.6 mesi ( IC al 95%, 24.2-31.0 ).

In una analisi multivariata, la malattia ad alto rischio [ del (11q22.3) e/o IGHV non-mutata ], i linfonodi di diametro superiore a 5 cm, la monoterapia con Obinutuzumab e la ridotta dose cumulativa di Obinutuzumab, sono stati tutti indipendentemente associati a più breve sopravvivenza PFS.

La sopravvivenza globale mediana non è stata ancora raggiunta e si stima che la sopravvivenza globale a 2 anni sia dell'88%.

In conclusione, in un ambiente reale, il trattamento di prima linea con la combinazione Obinutuzumab e Clorambucile raggiunge una sopravvivenza libera da progressione paragonabile a quella riportata negli studi clinici.
Sono stati osservati esiti inferiori nei pazienti con del(11q22.3) e/o IGHV non-mutato e in quelli trattati con Obinutuzumab in monoterapia.
Pertanto, la combinazione Obinutuzumab e Clorambucile può ancora essere considerata una terapia di prima linea legittima per i pazienti unfit con leucemia linfatica cronica con malattia a basso rischio. ( Xagena_2020 )

Herishanu Y et al, Am J Hematol 2020; Epub ahead of print

Xagena_Medicina_2020