Miglioramento degli esiti clinici con l'aggiunta di Talidomide al doppio trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo


Uno studio ha valutato i potenziali benefici della Talidomide ( Thalomid ) incorporata nel doppio trapianto autologo di cellule staminali per pazienti giovani e con nuova diagnosi di mieloma multplo.

In totale, 135 pazienti che avevano ricevuto Talidomide dall’induzione e fino al secondo trapianto autologo di cellule staminali sono stati analizzati in maniera retrospettiva e confrontati con un ugual numero di soggetti sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali senza Talidomide.

Su una base di analisi intention-to-treat, l’aggiunta di Talidomide al doppio trapianto autologo di cellule staminali ha influenzato in modo significativo il miglioramento nei tassi ( 68% vs 49%; P=0.001 ) e nella durata ( 62% vs 33% a 4 anni; P<0.001 ) di una risposta parziale almeno molto buona ( VGPR ), del tempo alla progressione ( TTP; 61% vs 41% a 4 anni; P<0.001 ) e della sopravvivenza libera da progressione ( PFS; 51% vs 31% a 4 anni; P=0.001 ).

È stata inoltre notata una tendenza verso un’estensione della sopravvivenza generale tra i pazienti trattati con Talidomide ( 69% a 5 anni vs 53% per il gruppo controllo ), anche se la differenza tra i 2 gruppi non è risultata statisticamente significativa ( P=0.07 ).

I benefici della Talidomide nell’aumentare il tasso di risposta parziale almeno molto buona o una migliore risposta, il tempo alla progressione e la sopravvivenza libera da progressione sono stati confermati in un’analisi multivariata.

La sopravvivenza generale mediana dopo la ricorrenza è stata di 24 mesi per i pazienti trattati con Talidomide in aggiunta al doppio trapianto autologo di cellule staminali e 25 mesi per il gruppo controllo.

In generale, il 17% dei pazienti ha interrotto il trattamento con Talidomide, incluso un 8% a causa di eventi avversi legati al farmaco.

In conclusione, rispetto al doppio trapianto autologo di cellule staminali, l’aggiunta di un trattamento di prima linea con Talidomide al doppio trapianto autologo ha migliorato gli esiti clinici.
La Talidomide somministrata a breve termine è risultata in genere ben tollerata e non ha mostrato un effetto avverso sulla sopravvivenza dopo la recidiva. ( Xagena_2009 )

Cavo M et al, J Clin Oncol 2009; 27: 5001-5007



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