Teclistamab, il primo anticorpo bispecifico per il mieloma multiplo recidivato e refrattario esposto ad almeno tre precedenti terapie


Teclistamab ( Tecvayli ) è un anticorpo bispecifico umanizzato e pronto all'uso, diretto contro l'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) e i recettori CD3 presenti sui linfociti T.

Mediante somministrazione per via sottocutanea, Teclistamab è indicato in monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno tre precedenti terapie, tra cui un agente immunomodulatore, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, e che abbiano evidenziato una progressione della malattia durante l'ultima terapia.
La formulazione sottocutanea e la disponibilità immediata del farmaco consentono un significativo contenimento dei tempi di somministrazione e una maggiore accessibilità alla terapia.

Teclistamab è un anticorpo bispecifico con due siti di legame progettati per legarsi rispettivamente a BCMA, sulle cellule di mieloma, e a CD3, sulle cellule T. In questo modo, è in grado di reindirizzare le cellule T, che esprimono il recettore CD3, verso le cellule del mieloma che esprimono BCMA.
Gli studi preclinici hanno dimostrato che, colpendo il CD3, Teclistamab è in grado di indurre l'attivazione delle cellule T con la conseguente morte delle cellule di mieloma.

L'efficacia e la sicurezza di Teclistamab sono state determinate dallo studio multicentrico in aperto di fase 1 MajesTEC-1.
I pazienti hanno ricevuto una dose sottocutanea di Teclistamab pari a 1,5 mg/kg, preceduta da dosi di step-up pari a 0,06 mg/kg e 0,3 mg/kg.

Il tasso di risposta globale ( ORR ) è risultato pari al 63%; il 19,4% dei pazienti trattati con Teclistamab ha ottenuto una risposta parziale molto buona ( VGPR ), con il 6,7% che ha ottenuto una risposta completa ( CR ) e il 32,7% che ha raggiunto una risposta completa stringente ( sCR ).

Il tempo mediano alla prima risposta è stato pari a 1,2 mesi ( range, 0,2 - 5,5 ).

Il 26,7% dei pazienti ha raggiunto la negatività della malattia minima residua ( MRD ) alla soglia di sensibilità 10-5, mentre nei pazienti che hanno raggiunto una risposta completa o una risposta completa stringente, il tasso di negatività della malattia minima residua si è assestato al 46,2%.

Gli studi registrativi hanno mostrato che due terzi dei pazienti trattati con Teclistamab non solo hanno ottenuto una risposta buona, o addirittura ottima, alla terapia, ma che queste risposte vengono mantenute mediamente per un anno e mezzo.
Trattandosi di pazienti con la malattia in una fase avanzata, quest'ultimo rappresenta un risultato ottimale.
Un ulteriore vantaggio di Teclistamab è la possibilità di utilizzarlo su pazienti di ogni età, diversamente da altre forme di immunoterapie indicate per linee così avanzate di trattamento.
Teclistamab migliora anche la qualità di vita. Nel mieloma, infatti, la qualità di vita dei pazienti è strettamente correlata al controllo della malattia e quindi all'efficacia dei trattamenti, che consentono di eliminare quei sintomi che tendono a esacerbarsi durante la fase acuta della malattia.

Gli effetti indesiderati più comuni di Tecvayli ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono ipogammaglobulinemia ( bassi livelli di immunoglobulina o di anticorpi nel sangue, che aumentano il rischio di infezione ), sindrome da rilascio di citochine, neutropenia ( bassi livelli di neutrofili, un tipo di globuli bianchi che combatte l’infezione ), anemia ( bassi livelli di eritrociti o emoglobina ), dolore muscolare e osseo, stanchezza, trombocitopenia ( bassi livelli di piastrine, componenti che favoriscono la coagulazione del sangue ), reazioni nel sito di iniezione, infezione del tratto respiratorio superiore ( naso e gola ), linfopenia ( bassi livelli di linfociti, un tipo di globuli bianchi ), diarrea, polmonite ( infezione polmonare ), nausea, febbre, cefalea, tosse, stipsi e dolore.
Gli effetti indesiderati gravi più comuni sono: polmonite, COVID-19, sindrome da rilascio di citochine, sepsi ( infezione del sangue, quando i batteri e le loro tossine circolano nel sangue, causando danni agli organi ), febbre, dolore ai muscoli e alle ossa, danno renale acuto, diarrea, cellulite ( infiammazione del tessuto cutaneo profondo ), ipossia ( mancanza di ossigeno nei tessuti dell’organismo ), neutropenia febbrile ( bassi livelli di neutrofili con febbre ) ed encefalopatia ( una patologia cerebrale ).

Il mieloma multiplo è un tumore ematologico che ha origine nel midollo osseo ed è causato dalla proliferazione senza controllo delle plasmacellule; coinvolge ogni anno in Italia circa 4.500 persone. La storia clinica dei pazienti affetti da mieloma multiplo è caratterizzata da fasi di remissione indotta dalle terapie anti-mieloma e fasi di malattia attiva causate dalla resistenza ai farmaci acquisita dalle cellule tumorali. La disponibilità di numerosi farmaci attivi contro il mieloma multiplo ha permesso di estendere notevolmente la sopravvivenza dei pazienti. ( Xagena_2023 )

Fonte: Janssen, 2023

Xagena_Medicina_2023