Raccomandazioni dell’European Myeloma Network sull’impiego dei bifosfonati nel mieloma multiplo


I bifosfonati prevengono, riducono e ritardano le complicanze scheletriche correlate al mieloma multiplo.

La somministrazione per via intravenosa di Pamidronato ( Aredia ) e Acido Zoledronico ( Zometa ) e Clodronato ( Clasteon ) per via orale sono utilizzati per gestire i problemi ossei del mieloma multiplo.

E’ stata compiuta una revisione delle prove relative all’uso dei bifosfonati nel mieloma multiplo e le raccomandazioni specifiche dell’Unione Europea a supporto della pratica clinica nel trattamento della malattia ossea associata a mieloma multiplo.

Un gruppo interdisciplinare di Esperti specializzati in mieloma multiplo e problemi ossei legati al mieloma multiplo si è riunito per rivedere e valutare le prove e creare un elenco di raccomandazioni.

Il gruppo di Esperti ha rivisto e ordinato le evidenze disponibili derivate da studi randomizzati e controllati, da linee guida e dalla letteratura pubblicata.

Dove i dati pubblicati sono risultati deboli o non disponibili, i membri del gruppo hanno utilizzato la loro esperienza clinica per generare le raccomandazioni in base unicamente alle loro opinioni di Esperti.

Gli Esperti raccomandano l’uso dei bifosfonati in pazienti con mieloma multiplo che soffrono di malattia ossea litica o osteoporosi grave.

La somministrazione endovenosa è preferibile; tuttavia, la somministrazione orale può essere presa in considerazione per i pazienti che non sono in grado di recarsi in ospedale.

Il dosaggio deve seguire le indicazioni approvate con aggiustamenti specifici se necessari.

In generale, i bifosfonati sono ben tollerati, ma devono essere effettuati passaggi preventivi per evitare problemi renali e osteonecrosi della mandibola.

Il gruppo di Esperti concorda sul fatto che i bifosfonati dovrebbero essere somministrati per 2 anni, ma questo periodo può essere prolungato se ci sono segni di malattia ossea attiva correlata al mieloma.

La terapia iniziale dell’osteonecrosi della mandibola deve includere l’interruzione della terapia con bifosfonati fino alla guarigione della lesione e tale terapia deve essere ripresa se ci sono segnali di progressione della malattia.

In conclusione, i bifosfonati sono una componente essenziale della terapia del mieloma multiplo per minimizzare la morbilità scheletrica.
Dati retrospettivi recenti hanno indicato che un regime a dosaggio modificato e misure preventive possono ridurre ampiamente l’incidenza di osteonecrosi della mandibola. ( Xagena_2009 )

Terpos E et al, Ann Oncol 2009; 20: 1303-1317



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