Isatuximab associato a Pomalidomide e Desametasone riduce del 40% il rischio di progressione o morte nei pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone


Uno studio randomizzato di fase III ha valutato l’aggiunta di un anticorpo monoclonale anti-CD38, Isatuximab, a Pomalidomide e Desametasone dimostrando un prolungamento della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) di 5 mesi rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( 11.53 versus 6.47 mesi, p=0.001, hazard ratio, HR=0.596 ).
Inoltre, il tasso di risposta complessivo ( ORR ) è risultato significativamente maggiore con la terapia di combinazione con Isatuximab rispetto a Pomalidomide e Desametasone ( 60% vs. 35%, p inferiore a 0.0001 ).

La combinazione di Isatuximab con Pomalidomide e Desametasone per il mieloma multiplo ha ridotto il rischio di progressione o mortalità versus solo Pomalidomide e Desametasone.
I risultati dello studio registrativo ICARIA-MM hanno dimostrato che l’aggiunta di Isatuximab al trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( terapia di combinazione con Isatuximab ) ha determinato miglioramenti statisticamente significativi rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale che si lega a uno specifico epitopo ( o determinante antigenico, la parte di antigene che lega l’anticorpo specifico ) del recettore della proteina CD38 espressa sulla superficie delle cellule plasmatiche.

La combinazione di Isatuximab con Pomalidomide e Desametasone ha mostrato una riduzione del 40% del rischio di progressione o mortalità, rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone.
Il risultato è particolarmente rilevante in quanto lo studio ha incluso i pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario, una popolazione particolarmente difficile da trattare.

Lo studio ICARIA-MM è uno studio registrativo di fase III, randomizzato, in aperto, multicentrico che ha valutato Isatuximab in combinazione con Pomalidomide e Desametasone rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone nei pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario.
Ha coinvolto 307 pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario afferenti a 96 Centri distribuiti in 24 Paesi.

Complessivamente, i pazienti erano stati trattati in precedenza con una mediana di altre tre linee di trattamento anti-mieloma, inclusi almeno due cicli consecutivi di Lenalidomide e un inibitore del proteasoma somministrati da soli o in associazione.

Durante lo studio, Isatuximab è stato somministrato mediante infusione endovenosa alla dose di 10 mg/kg una volta alla settimana per quattro settimane, poi a settimane alterne per cicli di 28 giorni in combinazione con dosi standard di Pomalidomide e Desametasone per tutta la durata del trattamento.

La terapia di combinazione con Isatuximab ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da malattia ( HR=0.596, 95% CI 0.44-0.81, p=0.001 ), con una sopravvivenza libera da malattia mediana maggiore nel braccio trattato con la terapia di combinazione con Isatuximab ( 11.53 mesi, 95% IC: da 8.936 a 13.897 ) rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( 6.47 mesi, 95% IC: da 4.468 a 8.279 ).

La terapia di combinazione con Isatuximab ha inoltre dimostrato un tasso di risposta complessivo significativamente maggiore rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( 60% vs 35%, p inferiore a 0.0001 ).

In ulteriori analisi, la terapia di combinazione con Isatuximab rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone ha mostrato un beneficio simile in molteplici sottogruppi, inclusi pazienti di 75 anni o più, con insufficienza renale e pazienti refrattari a Lenalidomide.
Questi risultati si basano su una valutazione da parte di un Comitato di revisione indipendente.

Isatuximab ha dimostrato una percentuale di risposte parziali molto buone ( VGPR ) significativamente più elevata rispetto al trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( 31.8% vs. 8.5%, rispettivamente, p inferiore a 0.0001 ) e una durata di risposta maggiore rispetto al solo trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( mediana: 13.27 mesi vs 11.07 mesi, rispettivamente ).
Tra i pazienti che hanno risposto, la terapia di combinazione con Isatuximab ha dimostrato un tempo mediano inferiore per ottenere la prima risposta rispetto al trattamento con Pomalidomide e Desametasone ( 35 giorni vs 58 giorni, rispettivamente ).
Il tempo al trattamento successivo è stato maggiore con la terapia di combinazione con Isatuximab rispetto a Pomalidomide e Desametasone ( mediana non-raggiunta versus 9.1 mesi, HR=0.538 ).

Eventi avversi di grado 3 o superiore sono stati osservati nell’86.8% dei pazienti trattati con la terapia di combinazione con Isatuximab contro il 70.5% di quelli trattati con Pomalidomide e Desametasone.
Inoltre, la terapia di combinazione con Isatuximab rispetto a Pomalidomide e Desametasone ha mostrato che: rispettivamente il 7.2% contro il 12.8% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di reazioni avverse; rispettivamente il 7.9% contro il 9.4% dei pazienti è deceduto a causa di un evento avverso; sono state osservate infezioni di grado 3 o superiore nel 42.8% contro il 30.2% dei pazienti, rispettivamente; è stata osservata neutropenia di grado 3 o superiore nell’84.9% ( febbrile nell'11.8% ) contro il 70.1% ( febbrile nel 2.0% ) dei pazienti, rispettivamente.
Reazioni nella sede di iniezione sono state registrate nel 38.2% ( 2.6% di grado 3-4 ) dei pazienti trattati con la terapia di combinazione con Isatuximab.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale che si lega a uno specifico epitopo della proteina CD38. È specificatamente disegnato per innescare molteplici e distinti meccanismi d’azione che si ritiene promuovano la morte programmata delle cellule tumorali ( apoptosi ) e l’attività immunomodulatoria. La proteina CD38 è altamente e uniformemente espressa sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo ed è un recettore-bersaglio delle terapie a base di anticorpi per il trattamento del mieloma multiplo e di altri tumori maligni.

Il mieloma multiplo è la seconda neoplasia ematologica per diffusione, con oltre 138.000 persone colpite in tutto il mondo.
È una forma di tumore ematologico che tende a recidivare nel tempo, è difficile da trattare e di fatto incurabile.
In Italia, questa patologia riguarda oltre 30.000 persone, con circa 5.800-6.000 nuove diagnosi all’anno, per lo più in persone anziane che spesso non possono accedere al trapianto di cellule staminali.
La terapia di combinazione con Isatuximab rappresenta una nuova arma terapeutica, con il potenziale per trasformare questa neoplasia progressiva e potenzialmente fatale in una patologia cronica, riducendo le ricadute e prolungando la sopravvivenza libera da malattia. ( Xagena_2019 )

Fonte: Sanofi, 2019

Xagena_Medicina_2019