Studio IKEMA: benefici della tripletta Isatuximab, Carfilzomib e Desametasone anche nei pazienti che recidivano rapidamente


Sono stati confrontati gli esiti nei pazienti che hanno presentato una recidiva precoce e quelli recidivati più tardivamente tra i pazienti con mieloma multiplo nello studio IKEMA, che hanno ricevuto Isatuximab ( Sarclisa ) in aggiunta alla doppietta Kd ( Carfilzomib e Desametasone ) nei sottogruppi.

Sono stati inseriti nel primo sottogruppo i pazienti ricaduti meno di 12 mesi dopo la più recente linea di terapia, fra quelli già trattati con almeno due linee di terapia, i pazienti ricaduti meno di 18 mesi dopo la prima precedente linea di terapia e quelli ricaduti meno di 12 mesi dopo il trapianto autologo di cellule staminali.
Il secondo gruppo ha riguardato i pazienti ricaduti oltre 12 mesi o più dopo la più recente linea di terapia, fra quelli già trattati con almeno due linee di terapia, e i pazienti ricaduti dopo 18 mesi o più dalla prima precedente linea di terapia.

Complessivamente, i pazienti recidivati precocemente sono risultati 107 ( 61 su 179, il 34,1%, nel braccio Isa-Kd e 46 su 123, il 37,4%, nel braccio Kd ), mentre 176 hanno sviluppato una recidiva più tardiva ( 104, il 58,1%, nel braccio Isa-Kd e 72, il 58,5%, nel braccio Kd ).

L'aggiunta di Isatuximab a Kd ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione e la profondità della risposta in entrambi i sottogruppi.

Infatti, la sopravvivenza mediana libera da progressione è risultata più lunga con la tripletta Isa-Kd rispetto alla doppietta Kd sia nel sottogruppo recidivato precocemente ( 24,7 mesi contro 17,2 mesi; HR 0,662; IC al 95,4% 0,404-1,087 ) sia in quello recidivato più tardivamente ( 42,7 mesi contro 21,9 mesi; HR 0,542; IC al 95,4% 0,353-0,833 ).
Inoltre, la sopravvivenza libera da progressione è risultata simile nei due sottogruppi, e sempre più favorevole con Isa-Kd rispetto a Kd, anche considerando i pazienti che erano risultati refrattari all’ultimo regime di trattamento effettuato ( HR rispettivamente 0,544 e 0,552 ).

Riguardo alla profondità della risposta, è risultata superiore con Isa-Kd rispetto a Kd sia nel sottogruppo ricaduto precocemente sia in quello ricaduto più tardivamente.
Il tasso di risposta completa o maggiore è risultato rispettivamente del 31,1% versus 29,3% nel primo sottogruppo e 52,9% vs 30,6% nel secondo.
Il tasso di negatività per MRD ( malattia minima residua ) è risultato rispettivamente del 24,6% contro 15,2% e 37,5% vs 16,7%, mentre quello di risposta completa o migliore con MRD-negativa rispettivamente del 18% vs 10,9% e 30,8% vs 13,9%.
Sulla stessa linea i risultati ottenuti considerando i pazienti che erano risultati refrattari all’ultimo regime di trattamento effettuato. ( Xagena_2022 )

Fonte: American Society of Hematology ( ASH ) Annual Meeting, 2022

Xagena_Medicina_2022