Dosi più elevate di Deferasirox: inefficace rimozione di ferro dal cuore e rischio di grave tossicità


Migliaia di pazienti con sovraccarico di ferro fanno uso Deferasirox ( Exjade ), non consapevoli dei nuovi, irreversibili e anche mortali gravi effetti collaterali tossici, della necessità di una profilassi e della disponibilità di terapie chelanti meno tossiche e più efficaci.

È stata svolta una revisione sull’efficacia in relazione all'introduzione di dosi più alte di Deferasirox, per effettuare un confronto con le attuali terapie di chelazione.
E’ disponibile una nuova dose massima di 40 mg/kg/die di Deferasirox, nel tentativo di raggiungere un equilibrio negativo di ferro nei pazienti con talassemia e in altri pazienti trasfusi con sovraccarico di ferro.

Un aumento marginale nella rimozione del ferro cardiaco con dosi di 30-40 mg/kg/die indica che il tasso di rimozione del ferro da parte di Deferasirox è insufficiente rispetto alla combinazione di Deferiprone ( Ferriprox ) e Deferoxamina ( Desferal ), con la quale può essere raggiunta una totale e rapida clearance dell’eccesso di ferro a livello cardiaco e la normalizzazione del ferro immagazzinato nell’organismo.

Sono state messe in luce interazioni farmacologiche e nuovi e permanenti effetti tossici collaterali fatali del Deferasirox.
Il Deferasirox è stato identificato come causa di emorragie gastrointestinali fatali, tubulopatia renale, insufficienza epatica e renale, alopecia e reazioni anafilattiche, in aggiunta ai già segnalati gravi effetti collaterali tossici o mortali, quali agranulocitosi, tossicità renale ed epatica, eruzioni cutanee e intolleranza gastrica.

Le interazioni con induttori dell'enzima UDP-glucuronosil transferasi ( UGT ), substrati di CYP2C8 e CYP3A4 e farmaci che agiscono sul ricircolo enteroepatico, possono incidere sull'efficacia e sulla tossicità del Deferasirox.
Un aumento della tossicità è previsto con l'uso di dosi più elevate di Deferasirox, ed è necessaria una regolare sorveglianza profilattica per evitare episodi di tossicità permanente e mortale.

In conclusione, solo pochi pazienti possono trarre beneficio dal trattamento con dosi più elevate di Deferasirox. Vi è la necessità di introdurre misure più efficaci di profilassi. Sono disponibili trattamenti di chelazione più sicuri, più efficaci e meno costosi, utilizzando Deferiprone, Deferossamina e la loro combinazione. ( Xagena_2010 )

Kontoghiorghes GJ, Expert Opin Drug Saf 2010; 9: 633-641



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