Efficacia di Ibrutinib nei pazienti anziani o con alterazione del gene TP53, affetti da leucemia linfatica cronica


Nei pazienti con leucemia linfatica cronica ( LLC ) anziani o con alterazione del gene TP53, Ibrutinib ( Imbruvica ) in monoterapia nel lungo periodo è risultato ben tollerato, con risposte durature che diventano più profonde nel tempo.

Lo studio di fase 2, ha esaminato Ibrutinib in monoterapia in 86 pazienti affetti da leucemia linfatica cronica con aberrazione TP53 ( n=51 ) o di età maggiore o uguale a 65 anni ( n=35 ).

Il periodo di follow-up è stato di 5 anni.

Un totale di 81 pazienti erano valutabili per la risposta dopo 6 mesi.

Il tasso di risposta globale è stato pari a 95.1% ( IC 95%: 87.8–98.6% ) in tutti i pazienti; 95.8% ( IC 95%: 85.7–99.5% ) nella coorte TP53; 93.9% ( IC 95%: 79.8–99.3% ) nella coorte dei pazienti anziani.

La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) a 5 anni stimata è stata del 58.2% ( IC 95%: 44.5–74.5% ) nella coorte TP53 rispetto a 81.2% ( IC 95%: 67.1–98.3 ) nella coorte di pazienti anziani ( P=0.026 ).

La sopravvivenza globale ( OS ) mediana è stata pari a 75.7% ( IC 95%: 64.7–88.7% ) nella coorte TP53 versus 83.8% ( IC 95%: 70–100% ) nella coorte anziana ( P=0.10 ).

Le più comuni reazioni avverse ematologiche di grado 3-4, correlate con il trattamento, erano: neutropenia ( 38.4% ), trombocitopenia ( 15.1% ) e anemia ( 7% ). ( Xagena_2018 )

Fonte: Blood, 2018

Xagena_Medicina_2018