Mieloma multiplo di nuova diagnosi: l’Iberdomide nello studio EMN26 ha prodotto miglioramenti in oltre il 50% dei pazienti


Lo European Myeloma Network ( EMN ) ha condotto uno studio di fase 2 con Iberdomide come terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi.

L’agente immunomodulatore Lenalidomide rappresenta l’approccio di mantenimento standard dopo l’induzione con terapie a triplette o quadruple, seguite da chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali.

Iberdomide è un potente, modulatore orale della E3 ligasi cereblon con maggiori effetti tumoricidi e immunomodulatori.

Lo studio EMN26 sta valutando il mantenimento con Iberdomide in 3 coorti con dosi diverse: 1,3 mg, 1 mg, 0,75 mg.

I risultati delle prime due coorti sono stati presentati al Meeting dell'ASH ( American Society of Hematology ).
Iberdomide ha dimostrato di essere tollerato dai pazienti, con reazioni avverse gestibili.

Miglioramenti sostanziali della risposta sono stati osservati a 6 mesi e 12 mesi, e che sono superiori a quelli riportati con il mantenimento con Lenalidomide nello studio EMN02.

La negatività per malattia minima residua ( MRD ) è definita come l’assenza di cellule di mieloma nel midollo osseo, rilevata attraverso tecniche diagnostiche con una sensibilità di almeno 10-5.

Lo studio EMN26 con Iberdomide ha mostrato che a 6 mesi il tasso di conversione della malattia minima residua da positivo a negativo è stato del 15% con 1,3 mg e del 24% con 1 mg.
A 12 mesi, il tasso di conversione è aumentato al 58% con 1,3 mg e al 29% con 1,0 mg.

I dati presentati hanno indicato che Iberdomide potrebbe avere un ruolo come terapia di mantenimento nel mieloma multiplo di nuova diagnosi dopo il trapianto.
È necessario un più lungo follow-up per definire la dose raccomandata che verrà utilizzata nello studio randomizzato di fase 3 EXCALIBER, che metterà a diretto confronto il mantenimento con Iberdomide e con quello di Lenalidomide. ( Xagena_2023 )

Fonte: Congresso dell'American Society of Hematology ( ASH ), 2023

Xagena_Medicina_2023