Leucemia mieloblastica acuta: ematogoni come nuovo fattore prognostico


Gli esiti dei pazienti colpiti da leucemia mieloide acuta rimangono variabili e sono necessari nuovi strumenti prognostici per valutare il rischio di recidiva.

Gli ematogoni sono normali precursori dei linfociti B, che aumentano di numero nelle malattie ematologiche.
È stato esaminato l'impatto prognostico della presenza di ematogoni rilevabili sulla sopravvivenza libera da leucemia e sulla sopravvivenza globale di 120 pazienti con leucemia mieloide acuta in prima remissione completa.

I pazienti che avevano livelli di ematogoni più alti dello 0.01% avevano una sopravvivenza libera da leucemia media significativamente più lunga ( 29.2 vs 11.7 mesi, P=0.001 ) e una sopravvivenza globale significativamente migliore ( non raggiunta vs 23.5 mesi, P=0.011 ).

Secondo l'analisi di Cox, un livello di ematogoni più alto dello 0.01% era un predittore indipendente di sopravvivenza libera da leucemia ( hazard ratio, HR=0.5; P inferiore a 0.03 ), quando aggiustamento per età, leucocitosi, numero di cicli di chemioterapia, sottogruppi di rischio citogenetico standard e molecolare.

I risultati hanno indicato che l'analisi degli ematogoni può aiutare a definire il rischio di recidiva nei pazienti con leucemia mieloide acuta. ( Xagena_2011 )

Chantepie SP et al, Blood 2011; 117: 1315-1318



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Emo2011