Erenumab riduce i giorni con emicrania ogni mese


L’emicrania è il più diffuso di tutti i disturbi neurologici e colpisce oltre il 10% della popolazione mondiale, ed esercita un impatto profondo e limitante sulle capacità di un individuo di svolgere le normali attività quotidiane ed è stata dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ) una delle 10 cause primarie degli anni vissuti con disabilità per gli uomini e le donne.

Nel corso del Congresso della Società Italiana di Neurologia ( SIN ) al Lido di Venezia, sono stati presentati i risultati dello studio di fase III, ARISE, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Erenumab 70 mg, con somministrazione mensile per via sottocutanea, nella prevenzione dell’emicrania episodica.

Lo studio ha soddisfatto il suo endpoint primario, dimostrando una riduzione statisticamente significativa del numero di giorni mensili con emicrania nei pazienti trattati con Erenumab rispetto al placebo dopo 12 settimane di trattamento.

Erenumab è un anticorpo monoclonale progettato per prevenire l’emicrania mediante il blocco del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina ( CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide ), che si ritiene svolga un ruolo critico nel mediare il dolore invalidante dell’emicrania.

Le persone che soffrono di emicrania episodica sperimentano dolore, disabilità e riduzione delle funzionalità fisiche, fattori che possono alterare in maniera significativa la capacità di svolgere le normali attività quotidiane.
I risultati positivi di ARISE sono particolarmente incoraggianti, perché al momento non esistono opzioni terapeutiche specificamente sviluppate per la prevenzione dell’emicrania.

Questi risultati, in combinazione con i recenti dati positivi nella prevenzione dell’emicrania cronica, vanno ad aggiungersi al crescente numero di evidenze che dimostrano come Erenumab possiede il potenziale per aiutare le persone che soffrono di emicrania episodica e cronica.

Un totale di 577 pazienti, arruolati nello studio ARISE, sono stati assegnati in modo random a ricevere placebo oppure Erenumab 70 mg per via sottocutanea, una volta al mese.
Al basale, i pazienti arruolati presentavano da 4 a 14 giorni mensili di emicrania, per una media di 8 giorni di emicrania al mese.
Coloro che hanno ricevuto Erenumab hanno sperimentato una riduzione statisticamente significativa di 2.9 giorni rispetto alla condizione basale del numero di giorni mensili con emicrania, contro una riduzione di 1.8 giorni nel braccio placebo.

Il profilo di sicurezza di Erenumab è risultato simile a quello del placebo e coerente con gli studi riportati in precedenza.
Gli eventi avversi più comuni sono stati infezioni delle vie respiratorie superiori, dolore al sito di iniezione e nasofaringite. ( Xagena_2016 )

Fonte: Novartis, 2016

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