Tirotropina alfa associato a radioiodio dopo tiroidectomia nei pazienti con cancro alla tiroide


Thyrogen ( Tirotropina alfa ) è stato approvato nel 1998 negli Usa come mezzo diagnostico per evidenziare recidive di carcinoma tiroideo ben differenziato.

Nel corso dell'Annual Meeting / Endocrine Society, tenutosi a New Orleans, sono stati presentati i risultati di uno studio clinico che ha valutato Thyrogen nei pazienti con tumore alla tiroide.

Lo studio ha coinvolto 63 pazienti.

Tutti i pazienti presentavano un tumore alla tiroide ben differenziato ed erano stati sottoposti recentemente a tiroidectomia.

E' stata misurata la percentuale di ablazione del tessuto tiroideo nei pazienti a cui era stato sospeso l'ormone tiroideo rispetto ai pazienti trattati con l'ormone tiroideo e che poi avevano assunto Thyrogen.

L'ablazione con radioiodio ( RAI ) è spesso eseguita dopo tiroidectomia nei pazienti con carcinoma tiroideo per rimuovere il tessuto tiroideo rimanente ed il tessuto tumorale microscopico, riducendo in tal modo sia il rischio di recidive tumorali.

La non somministrazione di ormone tiroideo dopo intervento chirurgico aumenta i livelli circolanti di TSH ( ormone stimolante la tiroide ), favorendo la captazione di radioiodio.
Tuttavia i pazienti privati della somministrazione di ormone tiroideo vanno incontro ad ipotiroidismo.

L'obiettivo dello studio è stato quello di determinare se Thyrogen fosse efficace nell'ablazione residuale quanto la sospensione dell'ormone tiroideo, evitando ai pazienti di diventare ipotiroidei.

Lo studio ha dimostrato che Thyrogen produce gli stessi risultati della sospensione dell'ormone tiroideo nell'ablazione del tessuto tiroideo residuale.

Inoltre Thyrogen ha mostrato di ridurre in modo significativo gli effetti indesiderati della sospensione dell'ormone tiroideo, permettendo ai pazienti di assumere l'ormone tiroideo.

I dati dello studio supportano l'impiego di Thyrogen in associazione al radioiodio nel trattamento dei pazienti sottoposti a tiroidectomia. ( Xagena_2004 )


Fonte: Genzyme, 2004




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