Epatite B cronica: Entecavir nei pazienti con resistenza sia a Lamivudina che ad Adefovir o alla sola Lamivudina


Entecavir ( Baraclude ) è attualmente raccomandato come terapia di salvataggio esclusivamente per le infezioni da virus dell'epatite B cronica Adefovir-resistenti.

Uno studio ha valutato l'efficacia di Entecavir in pazienti resistenti alla terapia sequenziale Lamivudina/Adefovir e in quelli resistenti alla monoterapia con Lamivudina.

Sono stati coinvolti 50 pazienti resistenti alla terapia con Lamivudina ( Epivir ) e Adefovir ( Hepsera ) e 38 pazienti resistenti alla monoterapia con Lamivudina che hanno assunto Entecavir a 1 mg/die per almeno 48 settimane.

Il valore medio al basale di HBV-DNA e di alanina aminotransferasi ( ALT ) erano significativamente più bassi nel gruppo resistente a Lamivudina e Adefovir, rispetto al gruppo di resistenti alla sola Lamivudina ( 6.90 vs 7.62 log10 copie/ml e 102.6 vs 160.2 UI/L; entrambi p<0.05 ); lo status dell’antigene e ( HBeAg ) del virus epatico B, e i modelli di mutazioni resistenti alla Lamivudina sono risultati simili nei due gruppi.

Alla settimana 48, le riduzioni medie di HBV-DNA e dei livelli di ALT sono risultate significativamente inferiori nel gruppo resistente a Lamivudina e Adefovir ( -2.96 vs –4.86 log10 copie/ml e –68.3 vs –128.9 UI/L, entrambi p<0.05 ).

Il raggiungimento di HBV-DNA non-rilevabile era meno comune nel gruppo resistente a Lamivudina e Adefovir ( 10.0% vs 34.2%; p=0.006 ), anche se i tassi di perdita di HBeAg e di normalizzazione dell’alanina aminotransferasi non erano differenti tra i due gruppi.

La resistenza sia a Lamivudina sia ad Adefovir è risultato essere un fattore di rischio indipendente per il fallimento della negatività HBV-DNA alla settimana 48 ( p=0.019 ).

In entrambi i gruppi i responder primari ( declino di HBV-DNA alla settimana 12 maggiore o uguale a 1 log ) hanno raggiunto una maggiore diminuzione significativa dei livelli di HBV-DNA nel periodo di 48 settimane, rispetto ai non-responder primari ( -4.18 vs –0.97 e –5.37 vs –2.15 log10 copie/mL, rispettivamente; entrambi p< 0.05 ).

Dallo studio è emerso che il trattamento con Entecavir per 48 settimane è meno efficace nei soggetti resistenti a Lamivudina e Adefovir rispetto ai pazienti resistenti alla Lamivudina.
Nei pazienti resistenti a Lamivudina e Adefovir, la continuazione della monoterapia con Entecavir può essere determinata sulla base della risposta virologica a 12 settimane. ( Xagena_2009 )

Shim JH et al, Hepatology 2009; 50: 1064-1071



Link: MedicinaNews.it

Inf2009 Farma2009 Gastro2009

XagenaFarmaci_2009