Associazione tra variabilità della frequenza cardiaca a breve termine e morte improvvisa inaspettata nell'epilessia


È stata confrontata la variabilità della frequenza cardiaca ( HRV ) nei casi di morte improvvisa inaspettata nei casi di epilessia ( SUDEP ) e controlli viventi di epilessia.

Uno studio caso-controllo internazionale, multicentrico, retrospettivo, nidificato, ha esaminato i pazienti ammessi al monitoraggio video-EEG ( VEM ) tra il 2003 e il 2014, e successivamente deceduti per morte improvvisa inaspettata nei casi di epilessia.

Le componenti del dominio di tempo e di frequenza sono state estratte da registrazioni ECG interictali di 5 minuti durante il sonno e la veglia da casi di mortalità SUDEP e controlli.

Sono stati identificati 31 casi di morte improvvisa inaspettata nei casi di epilessia e 56 controlli.

La potenza a bassa frequenza ( LFP ) normalizzata durante la veglia è stata inferiore nei casi di morte improvvisa inaspettata nei casi di epilessia ( mediana 42.5 ) rispetto ai controlli dell'epilessia ( 55.5; P=0.015, valore critico=0.025 ).

Nel modello multivariato, la potenza normalizzata a bassa frequenza è risultata inferiore nei casi di mortalità SUDEP rispetto ai controlli ( contrasto -11.01; P=0.020, valore critico=0.025 ).

E' stata riscontrata una correlazione negativa tra potenza a bassa frequenza e latenza a SUDEP, dove ogni riduzione incrementale dell'1% nella potenza a bassa frequenza normalizzata ha conferito una diminuzione del 2.7% della latenza a mortalità SUDEP ( P=0.017, valore critico=0.025 ).

L'aumento della durata della sopravvivenza da monitoraggio video-EEG a mortalità SUDEP era associato a una maggiore potenza normalizzata ad alta frequenza ( HFP; P=0.002, valore critico=0.025 ).

Il modello di sopravvivenza con potenza normalizzata a bassa frequenza è stato associato a mortalità SUDEP ( c statistica 0.66 ), che è aumentato in modo non-significativo con l'aggiunta di potenza normalizzata ad alta frequenza ( c statistica 0.70; P=0.209 ).

La ridotta potenza a bassa frequenza a breve termine, che è un biomarcatore convalidato per la morte improvvisa, è stata associata a mortalità SUDEP.
L'aumento della potenza ad alta frequenza è risultato associato a una sopravvivenza più lunga e può essere cardioprotettivo nella mortalità SUDEP.

La quantificazione della variabilità della frequenza cardiaca può aiutare a stratificare il rischio di morte improvvisa inaspettata individuale tra i pazienti con epilessia.

Questo studio ha fornito evidenze di Classe III che nei pazienti con epilessia, alcune misure di variabilità della frequenza cardiaca sono associate a mortalità improvvisa inaspettata nei casi di epilessia. ( Xagena_2021 )

Sivathamboo S et al, Neurology 2021; 97: e2357-e2367

Xagena_Medicina_2021