Beyfortus a base di Nirsevimab come forma di prevenzione della malattia da virus respiratorio sinciziale nei neonati e bambini, approvato nell'Unione Europea


La Commissione Europea ha approvato Beyfortus ( Nirsevimab ) per la prevenzione delle malattie del tratto respiratorio inferiore ( LRTI ), come bronchiolite e polmonite, causate dal virus respiratorio sinciziale ( RSV ) nei neonati e nei bambini nella prima stagione di RSV.

L'RSV è un virus stagionale comune e altamente contagioso, che infetta quasi tutti i bambini entro i due anni di età: inoltre, più del 20% di tutti i bambini nel primo anno di età sviluppa un’infezione respiratoria, come bronchiolite e polmonite, che richiede cure mediche ambulatoriali e accesso in Pronto soccorso, mentre in più del 2% di tutti i bambini nel primo anno di età si rende necessario persino il ricovero in ospedale.

Nirsevimab è il primo anticorpo monoclonale anti-RSV raccomandato dal CHMP di EMA ( European Medicines Agency ) e autorizzato dalla Commissione Europea come prima e unica forma di protezione dall’infezioen da virus RSV in singola somministrazione per tutti i neonati e bambini, sia nati a termine che pretermine, sani o con specifiche condizioni di salute.

L'approvazione nell'Unione Europea si basa sui risultati del Programma di sviluppo clinico che ha valutato Nirsevimab, compresi gli studi MELODY, MEDLEY.
Negli studi di fase 2b e fase 3 MELODY, Nirsevimab ha raggiunto l'endpoint primario di riduzione dell'incidenza delle malattie del tratto respiratorio inferiore causate dal virus RSV rispetto al placebo con una singola dose.
Il profilo di sicurezza di Nirsevimab è risultato simile a quello del placebo. Nirsevimab ha anche dimostrato un profilo di sicurezza e tollerabilità paragonabile a quello di Palivizumab nello studio MEDLEY di fase 2/3.

Studi clinici

Nell’analisi aggregata dei risultati di efficacia degli studi di fase 2b e di fase 3 MELODY, Nirsevimab ha dimostrato la seguente efficacia nei neonati e bambini alla prima stagione di RSV ( nati a termine e nati pretermine ): 79,5% ( IC 95%: 65,9 - 87,7; p minore di 0.0001 ) di riduzione delle malattie del tratto respiratorio inferiore causate da RSV che richiedono assistenza medica; 77,7% ( IC 95%: 50.3 - 89,7; p minore di 0,0002 ) di riduzione delle malattie del tratto respiratorio inferiore causate da RSV che richiedono ospedalizzazione; 86,0% ( IC 95%: 62,5 - 94,8; p minore di 0,0001 ) di riduzione delle malattie del tratto respiratorio inferiore causate da RSV che richiedono ospedalizzazione in terapia intensiva.

Lo studio di fase 2b, randomizzato, controllato con placebo, era stato progettato per misurare l'efficacia di Nirsevimab contro le malattie del tratto respiratorio inferiore in assistenza medica fino a 150 giorni dopo la somministrazione. I neonati pretermine sani di 29-35 settimane di gestazione erano stati randomizzati in un rapporto 2:1 a ricevere una singola iniezione intramuscolare di 50 mg di Nirsevimab o placebo. L'endpoint primario è stato raggiunto, riducendo l'incidenza delle malattie del tratto respiratorio inferiore, causate da virus RSV, sottoposte ad assistenza medica del 70,1% ( IC 95%: 52,3 - 81,2 ) rispetto al placebo. Tra novembre 2016 e dicembre 2017, 1.453 neonati sono stati randomizzati ( Nirsevimab, n=969; placebo, n=484 ) all'inizio della stagione RSV. Gli studi sono stati condotti in entrambi gli emisferi, in 164 siti in 23 Paesi. I dati sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine ( NEJM ) nel luglio 2020.

Lo studio di fase 3 MELODY, randomizzato, controllato con placebo, condotto in 21 Paesi, era volto a determinare l'efficacia di Nirsevimab contro le malattie del tratto respiratorio inferiore dovute a infezione da virus RSV, confermata da test di reazione a catena della polimerasi della trascrittasi inversa fino a 150 giorni dopo la somministrazione, rispetto al placebo, in neonati sani a termine e late preterm ( età gestazionale pari o superiore a 35 settimane ) che si affacciavano alla loro prima stagione RSV. L'endpoint primario è stato raggiunto, riducendo l'incidenza delle malattie del tratto respiratorio inferiore, come bronchiolite o polmonite da RSV, del 74,5% ( IC 95%: 49,6 - 87,1; p minore di 0.001 ) rispetto al placebo. I neonati sono stati randomizzati in un rapporto 2:1 a ricevere una singola iniezione intramuscolare di Nirsevimab da 50 mg ( nei neonati di peso inferiore a 5 kg ) o 100 mg ( nei neonati di peso maggiore o uguale a 5 kg ) o placebo. Tra luglio 2019 e marzo 2020, 1.490 neonati sono stati randomizzati a Nirsevimab o a placebo all'inizio della stagione RSV.
I risultati dell'analisi primaria sono stati pubblicati su NEJM nel marzo 2022.

MEDLEY era uno studio di fase 2/3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con Palivizumab con l'obiettivo primario di valutare la sicurezza e la tollerabilità di Nirsevimab nei neonati pretermine e nei neonati con cardiopatia congenita ( CHD ) e/o malattia polmonare cronica della prematurità ( CLD ) idonei a ricevere Palivizumab. Tra luglio 2019 e maggio 2021, circa 918 neonati alla prima stagione di RSV sono stati randomizzati a ricevere una singola iniezione intramuscolare di Nirsevimab o Palivizumab da 50 mg ( nei neonati di peso inferiore a 5 kg ) o 100 mg ( nei neonati di peso maggiore o uguale a 5 kg ). La sicurezza è stata valutata monitorando l'insorgenza di eventi avversi emergenti dal trattamento ( TEAE ) e di eventi avversi gravi emergenti dal trattamento ( TESAE ) fino a 360 giorni dopo la somministrazione. I livelli sierici di Nirsevimab dopo la somministrazione ( al 151° giorno ) in questo studio sono risultati paragonabili a quelli osservati nello studio di fase 3 MELODY, indicando che in questa popolazione è probabile una protezione simile a quella dei neonati sani a termine e pretermine tardivi.
I dati sono stati pubblicati su NEJM nel marzo 2022.

I risultati degli studi di fase 2b, fase 3 MELODY e di fase 2/3 MEDLEY hanno dimostrato che Nirsevimab aiuta a proteggere i neonati e bambini durante la loro prima stagione RSV dalla malattia da virus respiratorio sinciziale con una singola somministrazione.
Questa popolazione di neonati comprende i neonati di tutte le età gestazionali, cioè nati pretermine e a termine, nati sani e nati con condizioni cliniche specifiche. ( Xagena_2022 )

Fonte: Sanofi, 2022

Xagena_Medicina_2022