Zolpidem, un ipnotico: farmacologia e farmacocinetica


Zolpidem ( Stilnox ) è una imidazopiridina che si lega preferenzialmente al sottotipo recettoriale omega-1 ( anche conosciuto come sottotipo BZ1 ) che è la sottounità alfa-1 del complesso recettoriale GABA-A, mentre le benzodiazepine si legano in modo non-selettivo ai sottotipi recettoriali omega-1 e omega-2.
La modulazione del canale dell’anione cloro a seguito dell’interazione con questo sottotipo recettoriale porta agli specifici effetti sedativi dimostrati con zolpidem.
Questi effetti sono neutralizzati dagli antagonisti benzodiazepinici quali il Flumazenil.

Nell’uomo, Zolpidem diminuisce il tempo di latenza del sonno e il numero dei risvegli. Aumenta la durata e la qualità del sonno. Tali effetti sono associati a un EEG caratteristico, differente da quello determinato dall’uso di benzodiazepine.
Zolpidem ha dimostrato di preservare i vari stadi del sonno in studi che hanno valutato la percentuale di tempo che occupa ogni stadio.
Alle dosi raccomandate Zolpidem non influenza la durata del sonno paradosso ( REM ). Il mantenimento degli stadi di sonno profondo ( stadi 3 e 4 o sonno ad onde lente ) può essere spiegato dal legame selettivo di Zolpidem con i siti omega-1.

Nei pazienti di età inferiore ai 18 anni non è stata stabilita la sicurezza e l’efficacia di Zolpidem. In uno studio di 8 settimane in pazienti pediatrici ( età compresa tra 6 e 17 anni ) con insonnia associata a disturbi da deficit della attenzione e iperattività ( ADHD ), i disturbi psichiatrici e del sistema nervoso hanno documentato gli eventi avversi correlati al trattamento più frequentemente osservati con Zolpidem verso placebo, in particolare capogiri ( 23.5% vs 1.5% ), cefalea ( 12.5% vs 9.2% ) e allucinazioni ( 7.4% vs 0% ).

Proprietà farmacocinetiche

Assorbimento - Zolpidem ha un rapido assorbimento e una rapida azione ipnotica. Dopo somministrazione orale, la biodisponibilità dello Zolpidem é di circa 70%, in relazione a un modesto metabolismo da primo passaggio. Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto tra le 0.5 e le 3 ore dopo la somministrazione.

Distribuzione - A dosi terapeutiche il profilo farmacocinetico di Zolpidem è lineare e non è modificato dalla somministrazione ripetuta. L’entità del legame alle proteine plasmatiche é di circa il 92.5% ± 0.1%.
L’emivita di eliminazione è breve, con un valore medio di 2.4 ore ( ± 0.2 ore ) e una durata d’azione che raggiunge le 6 ore.
Il volume di distribuzione negli adulti é di 0.54 ± 0.02 l/kg e diminuisce a 0.34 ± 0.05 l/kg nel paziente molto anziano.

Escrezione - Zolpidem é escreto sotto forma di metaboliti inattivi, principalmente nelle urine ( 56% ) e nelle feci ( 37% ). I metaboliti non interferiscono con il legame di Zolpidem alle proteine.
Zolpidem non è dializzabile.

Le concentrazioni plasmatiche negli anziani e nei pazienti epatopatici sono aumentate; di conseguenza la posologia può richiedere un aggiustamento. Nei pazienti con insufficienza renale, dializzati e non dializzati, vi è una moderata riduzione della clearance. Gli altri parametri farmacocinetici rimangono immodificati.
Il farmaco non ha alcun effetto di induzione sugli enzimi epatici.
Nei pazienti anziani la clearance é ridotta. Il picco di concentrazione é aumentato di circa il 50% senza significativo prolungamento dell'emivita ( circa 3 ore ).

Biodisponibilità - In pazienti con insufficienza epatica la biodisponibilità dello Zolpidem é aumentata, la clearance é ridotta e l’emivita di eliminazione prolungata ( circa 10 ore ). ( Xagena_2010 )

Fonte: Scheda tecnica di Stilnox, 2010