Integrilin nella prevenzione dell’infarto miocardico nei pazienti adulti


Integrilin è un medicinale contenente il principio attivo Eptifibatide. Integrilin, che è disponibile sotto forma di soluzione per infusione e soluzione per iniezione, trova indicazione nella prevenzione dell’infarto miocardico negli adulti.
Integrilin è indicato nei seguenti gruppi: a) pazienti con angina instabile; b) pazienti che hanno già avuto un infarto del miocardio senza onda Q in presenza di dolore al torace nelle ultime 24 ore e anomalie dell’elettrocardiogramma ( ECG ) o segni di problemi cardiaci rilevati nel sangue.
Integrilin è somministrato con Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) ed Eparina non-frazionata ( altri farmaci che impediscono la formazione di coaguli di sangue ).
I pazienti che hanno maggiori probabilità di trarre beneficio dal trattamento con Integrilin sono quelli ad alto rischio di infarto miocardico nei tre-quattro giorni dall’inizio di un’angina acuta. Sono inclusi i pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica percutanea transluminale ( PTCA ).

Integrilin va somministrato per via endovenosa da un medico esperto nel trattamento di problemi cardiaci. Il dosaggio raccomandato prevede una singola iniezione da 180 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo da somministrarsi il prima possibile dopo la diagnosi. A questa iniezione deve far seguito una infusione continua di 2,0 microgrammi/kg al minuto per un massimo di 72 ore, fino all’intervento chirurgico o alla dimissione dall’ospedale, a seconda di quale delle due circostanze si verifica per prima.
Ai pazienti che soffrono di moderati disturbi renali deve essere somministrato un dosaggio ridotto durante l’infusione. Integrilin non deve essere somministrato a pazienti con problemi renali gravi.
Quando il paziente è sottoposto a un intervento alle coronarie per via percutanea ( PCI o angioplastica ), questo trattamento può essere protratto per 24 ore dopo l’intervento chirurgico, fino a un massimo di 96 ore.

Integrilin è un inibitore dell’aggregazione piastrinica; aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue. La coagulazione del sangue avviene per l’azione di speciali cellule del sangue, le piastrine, che si aggregano.
Il principio attivo di Integrilin, Eptafibatide, interrompe l’aggregazione delle piastrine bloccando una proteina, la glicoproteina IIb/IIIa, situata sulla loro superficie che contribuisce a farle aderire l’una all’altra.
Integrilin riduce fortemente il rischio di formazione di coaguli di sangue e aiuta a prevenire un nuovo attacco di cuore.

Integrilin è stato confrontato con placebo in uno studio che ha coinvolto 11.000 pazienti ospedalizzati con segni che lasciavano presagire a breve un infarto miocardico, o che ne avevano già subito uno lieve.
Un altro studio ha confrontato Integrilin con placebo in 2.000 pazienti sottoposti a PTCA per rimuovere un coagulo di sangue dalle arterie coronarie e inserire uno stent.
In entrambi gli studi, ai pazienti sono stati somministrati anche altri farmaci per contrastare la formazione di coaguli di sangue. Il principale indice di misura dell’efficacia del medicinale è stato il numero di pazienti che hanno avuto un attacco cardiaco o che sono deceduti entro 30 giorni di trattamento.

Nel primo studio, Integrilin è risultato più efficace del placebo nel prevenire la morte o un infarto miocardico nei 30 giorni successivi alla sua somministrazione. Nel secondo studio è stato osservato un analogo beneficio. Il principale beneficio osservato è stata la riduzione del numero di nuovi attacchi di cuore.

Il principale effetto indesiderato di Integrilin ( osservato in più di un paziente su 10 ) è il sanguinamento, che potrebbe essere grave.

Integrilin non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) a Eptifibatide o a qualsiasi altra sostanza del medicinale. Non deve essere usato in pazienti che hanno problemi di sanguinamento o che sono affetti da una malattia che potrebbe causare sanguinamento ( ad es. ictus o ipertensione grave ), o in pazienti con gravi problemi al fegato o ai reni.

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha stabilito che i benefici di Integrilin sono superiori ai suoi rischi nella prevenzione a breve termine dell’infarto del miocardio. ( Xagena_2009 )

Fonte: EMA, 2009

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