Cessazione dell’abitudine al fumo: Champix


Champix, il cui principio attivo è la Vareniclina, trova indicazione nella cessazione dell’abitudine al fumo negli adulti.

Champix deve essere impiegato da pazienti motivati a smettere di fumare e che ricevono una consulenza aggiuntiva e di supporto. Il paziente deve innanzitutto stabilire una data per smettere di fumare. Il trattamento con Champix deve iniziare 1-2 settimane prima di questa data.
Il paziente assume una compressa da 0,5 mg al giorno per 3 giorni, quindi una compressa da 0,5 mg due volte al giorno per altri 4 giorni. Da questo momento e fino alla fine del trattamento ( 12 settimane ) il paziente assume una compressa da 1 mg due volte al giorno.

All'inizio del trattamento viene fornita una particolare confezione, comprensiva delle quantità corrette di entrambe le dosi di compresse.

Nei pazienti che non tollerano la dose da 1 mg due volte al giorno essa può essere ridotta a 0,5 mg due volte al giorno.
I pazienti che hanno problemi renali gravi devono assumere Champix ( 1 mg ) una volta al giorno.

Dopo 12 settimane di trattamento, se il paziente ha smesso di fumare, il medico può decidere di continuare il trattamento per un ulteriore ciclo di 12 settimane. Può decidere altresì di interrompere progressivamente la somministrazione del medicinale ( tapering ).

Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. Possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto.

Le persone che fumano acquisiscono una dipendenza dalla nicotina, una sostanza chimica contenuta nel tabacco. La nicotina agisce sul sistema nervoso, dove si lega ai recettori e scatena il rilascio di un trasmettitore chimico, la dopamina, che gioca un importante ruolo di messaggero del piacere derivante dal fumo.
Il principio attivo in Champix, la Vareniclina, può legarsi ad alcuni di questi recettori, i recettori nicotinici dell’acetilcolina α4β2. Ed agisce in due modi: da un lato, svolge una funzione analoga alla nicotina ( parziale attività agonista ), contribuendo in tal modo ad alleviare i sintomi del desiderio compulsivo, e dall’altro lato ostacola il legame nicotinico ( attività antagonista ), sostituendosi alla nicotina e riducendo gli effetti del piacere legato al fumo.

Gli effetti di Champix sono stati analizzati in modelli sperimentali prima di essere studiati sugli esseri umani.
I due studi principali sull’efficacia di Champix nella cessazione dell’abitudine al fumo hanno coinvolto 2.052 pazienti ( età media: 43 anni ), che sono stati sottoposti a uno dei seguenti tre trattamenti per 12 settimane: Vareniclina, Bupropione ( Zyban ) o placebo. I pazienti sono stati quindi tenuti sotto controllo per altre 40 settimane, per registrare eventuali ricadute.
Il criterio principale scelto per misurare l’efficacia è stato il numero di pazienti che si erano completamente astenuti dal fumo per 4 settimane ( tra la 9a e la 12a settimana di studio ), un dato questo comprovato da test di laboratorio dell’aria espirata volti a individuare la presenza di fumo.

In entrambi gli studi la Vareniclina è risultata più efficace del Bupropione o del placebo nell’aiutare i pazienti a smettere di fumare.
La percentuale di pazienti che si sono completamente astenuti dal fumo nel corso della 9a-12a settimana è stata del 44% con la Vareniclina, del 30% con Bupropione e del 18% con placebo.

Il numero di pazienti che ha continuato a non fumare dopo il trattamento con Vareniclina è risultato superiore ai soggetti appartenenti al gruppo trattato con placebo: a 40 settimane di distanza dal termine del trattamento, la percentuale di pazienti senza ricadute è stata del 23% tra coloro che avevano assunto Vareniclina e del 9% tra coloro che avevano assunto un placebo. Nel gruppo dei soggetti trattati con Bupropione è stata invece del 16%.

Gli effetti indesiderati più comuni ( osservati in più di 1 paziente su 10 ) di Champix sono: nausea, insonnia, alterazione dell’attività onirica e cefalea.

Champix non deve essere somministrato a persone che potrebbero essere ipersensibili alla Vareniclina o a uno qualsiasi degli altri ingredienti. ( Xagena_2007 )

Fonte: EMEA, 2007



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