Ipertensione essenziale non-controllata: Exforge


Exforge è un medicinale contenente due principi attivi, Amlodipina e Valsartan, che trova indicazione nei pazienti con ipertensione essenziale non-adeguatamente controllata con Amlodipina o Valsartan somministrati da soli.
Il termine essenziale indica che l’ipertensione non ha una causa ovvia.
Exforge non è raccomandato nei pazienti al di sotto di 18 anni di età, perché non ci sono informazioni sulla sicurezza e l’efficacia per questo gruppo di età.

Exforge è disponibile sotto forma di compresse ( giallo scuro e rotonde: 5 mg Amlodipina e 80 mg Valsartan; giallo scuro e ovali: 5 mg Amlodipina e 160 mg Valsartan; giallo chiaro e ovali: 10 mg Amlodipina e 160 mg Valsartan ).

Exforge va assunto per bocca nella quantità di una compressa una volta al giorno, con un po’ d’acqua e con o senza cibo. La dose da usare dipende dalle dosi di Amlodipina o Valsartan che il paziente assumeva in precedenza. È possibile che, prima di passare alla compressa combinata, il paziente debba assumere compresse o capsule separate.
Exforge va usato con cautela nei pazienti con problemi di fegato o disturbi da ostruzione biliare ( problemi nell’eliminazione della bile ).

Exforge contiene due principi attivi, Amlodipina e Valsartan. Si tratta di due antipertensivi, disponibili separatamente nell’Unione europea ( UE ) dalla metà degli anni novanta, che agiscono in modo simile nella riduzione della pressione sanguigna, ovvero producendo un rilassamento dei vasi ematici. Con la riduzione della pressione sanguigna, diminuiscono i rischi associati all’elevata pressione sanguigna, come quello di avere un ictus.
L’Amlodipina è un calcioantagonista, ovvero blocca dei particolari canali presenti sulla superficie cellulare, chiamati canali calcici, che normalmente consentono agli ioni calcio di entrare nelle cellule. Quando gli ioni calcio penetrano nelle cellule della muscolatura delle pareti vascolari, causano una contrazione. Riducendo il flusso di calcio nelle cellule, l’Amlodipina inibisce la contrazione delle cellule, favorendo il rilassamento dei vasi.
Il Valsartan è un antagonista dei recettori dell’angiotensina II, ovvero blocca l’azione di un ormone presente nell’organismo, l’angiotensina II. L’angiotensina II è un potente vasocostrittore; bloccando i ricettori ai quali normalmente si lega l’angiotensina II, Valsartan blocca l’effetto dell’ormone, consentendo ai vasi sanguigni di dilatarsi.

Siccome l’Amlodipina e il Valsartan vengono impiegati da molti anni, la società ha presentato dati sulle due sostanze provenienti da studi precedenti e dalla letteratura scientifica, oltre a nuovi studi relativi all’impiego delle due sostanze in associazione.
Sono stati condotti cinque studi principali su un totale di circa 5 200 pazienti, per lo più con ipertensione da lieve a moderata. Due di questi ( per un totale di quasi 3 200 pazienti ) hanno confrontato l’efficacia di Amlodipina, Valsartan o dell’associazione delle due sostanze con quella di un placebo . Altri due studi ( 1.891 pazienti ) hanno confrontato gli effetti di tale associazione nei pazienti in cui non era possibile controllare adeguatamente l’ipertensione con 10 mg di Amlodipina o 160 mg di Valsartan.
Il quinto studio, di minore portata, ha confrontato l’efficacia dell’associazione rispetto a Lisinopril e Idroclorotiazide ( un’altra associazione usata per trattare l’ipertensione ) su 130 pazienti con ipertensione grave. In tutti gli studi la principale misura dell’efficacia era la riduzione della pressione diastolica del sangue ( pressione del sangue misurata tra due battiti cardiaci ).
La società ha inoltre presentato dati che dimostrano come i livelli ematici di Amlodipina e Valsartan siano risultati uguali nei pazienti trattati con Exforge e nei pazienti trattati con i due farmaci separatamente.

Nella riduzione della pressione sanguigna l’associazione di Amlodipina e Valsartan è risultata più efficace rispetto al placebo e a Valsartan o Amlodipina assunti da soli. Gli studi che hanno confrontato l’efficacia dell’associazione nei pazienti che già assumevano Amlodipina o Valsartan da soli hanno mostrato che, nei pazienti che assumevano il solo Valsartan, la pressione è scesa di 6.6 mmHg dopo otto settimane, mentre nei pazienti nei quali al Valsartan sono stati associati 5 o 10 mg di Amlodipina la riduzione è stata rispettivamente di 9.6 e 11.4 mmHg. Nei pazienti trattati con la sola Amlodipina la riduzione è stata di 10.0 mmHg, mentre nei pazienti nei quali all’Amlodipina sono stati associati 160 mg di Valsartan la riduzione è risultata di 11.8 mmHg.

Gli effetti indesiderati più frequenti associati all’assunzione di Exforge ( osservati in 1-10 pazienti su 100 trattati ) sono mal di testa, nasofaringite, influenza, vari tipi di edema, affaticamento, arrossamento, astenia e vampate di calore.

Exforge non va usato nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) all’Amlodipina o ad altri medicinali della classe dei derivati diidropiridinici, al Valsartan o ad uno qualsiasi degli altri ingredienti. Non deve essere usato nelle donne in stato di gravidanza da più di tre mesi. Se ne sconsiglia l’uso durante i primi tre mesi di gravidanza. Exforge non deve essere usato in pazienti con gravi problemi di fegato, reni o bile nonché nei pazienti sottoposti a dialisi. ( Xagena_2009 )

Fonte: EMEA, 2009



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