Gastrite: terapia


La gastrite è un disturbo molto frequente, tanto che circa il 50% delle persone di età superiore ai 50 anni ne soffre.

Per gastrite si intende un’infiammazione a livello dello stomaco; la gastrite può essere acuta o cronica.

La gastrite acuta si manifesta con una serie di sintomi tipici che interessano la parte alta dell’addome quali bruciore, difficoltà digestive e dolore che può irradiarsi anche verso la schiena. Spesso questi sintomi si manifestano come un vero e proprio attacco e sono generalmente più frequenti dopo i pasti. Possono essere associati a nausea, vomito e pirosi. Non di rado questi disturbi cronicizzano dando origine a una gastrite cronica.
La gastrite cronica non dà sintomi e per questo rimane spesso non diagnosticata.

Le cause che possono portare a gastrite sono numerose. Tra queste molto frequenti sono: un uso errato e/o eccessivo di alcuni farmaci ( Acido Acetilsalicilico e farmaci antinfiammatori, in particolare ), infezioni ( batteriche o virali ) e fattori irritanti ( fumo, alcol ).
In alcuni casi alla base della gastrite ci potrebbe essere l’infezione da Helicobacter pilori.
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La diagnosi di gastrite può essere effettuata solo per mezzo una gastroscopia, che consiste nel prelevare un piccola porzione di mucosa gastrica e sottoporla all’analisi istologica.

Circa il 10% delle persone che soffrono di gastrite causata da Helicobacter pylori potrà sviluppare un’ulcera gastrica duodenale o, in casi meno frequenti, atrofia o dispepsia della mucosa gastrica.

Le gastriti acute generalmente guariscono spontaneamente in seguito a rimozione della causa, tuttavia si può accelerare il processo di guarigione con l’utilizzo di farmaci antiacido ( H2 antagonisti o inibitori della pompa protonica ) o di farmaci protettori della mucosa gastrica, come Sucralfato ( Gastrogel ).

In caso di gastrite acuta è opportuno eliminare dalla dieta sostanze e cibi irritanti ( alcol, caffè, spezie ) e condurre un’alimentazione semiliquida fino alla remissione dei sintomi.

Esistono una serie di alimenti consigliati e viceversa una lista di alimenti da evitare in caso di gastrite.
Gli alimenti consigliati sono: il pane secco o simili ( grissini, fette biscottate, biscotti secchi ), riso, pasta con condimenti magri ( es. olio e pomodoro fresco ), latte e formaggi freschi non fermentati, uova ( purchè non fritte ), carni magre, pesce fresco magro bollito, verdure passare, frutta fresca e cotta, caffè d’orzo; tra i condimenti possono essere utilizzati il burro, l’olio, la margarina ed è preferibile il limone all’aceto.

Gli alimenti da evitare sono: cibi o bevande troppo calde o troppo fredde, pane fresco, latte concentrato, uova fritte, carni e pesci grassi, salumi, tutti i condimenti grassi, tutti i legumi, verdura cruda e frutta secca, arance, mandarini o frutta poco matura, vino puro e alcolici in genere, cioccolato, tutti i grassi cotti e gli alimenti conservati o fermentati.

Il trattamento farmacologico per eliminare l’Helicobacter pylori può essere effettuato solo dopo essersi opportunamente accertati della sua presenza.
La terapia può essere iniziata con la combinazione di tre farmaci: Lansoprazolo ( un inibitore della pompa protonica ), Claritromicina ed Amoxicillina ( antibiotici ), oppure Metronidazolo ( antibatterico ) per 1 settimana.
Nel caso sia già stata eseguita una cura a base di Metronidazolo è opportuno ridurre la terapia ad un inibitore di pompa protonica associato ad Amoxicillina e Claritromicina.
Una terapia duplice di 2 settimane è costituita da un inibitore della pompa protonica ed un singolo antibiotico, ma il tasso di eradicazione dell’Helicobacter pylori è più basso in questo caso.
Un altro farmaco utilizzato è il Tinidazolo ( antibatterico attivo sui batteri anaerobi e protozoi ), che deve essere associato a farmaci antisecretivi ed antibiotici sulla falsariga del Metronidazolo. ( Xagena_2008 )



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