Semaglutide riduce il rischio cardiovascolare negli adulti obesi a rischio di malattie cardiache
Semaglutide ( Wegovy ) 2,4 mg una volta a settimana ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori tra gli adulti in sovrappeso o obesi a rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche.
Wegovy 2.4 mg è stato approvato dalla Agenzia statunitense FDA ( Food and Drug Administration )nel 2024 per prevenire eventi cardiovascolari avversi maggiori ( MACE ) nelle persone in sovrappeso o obese e con pregresse malattie cardiovascolari. Tuttavia, i dati relativi alla capacità del farmaco GLP-1 di ridurre il rischio cardiovascolare negli adulti senza pregressa malattia cardiovascolare sono limitati.
L'obiettivo di uno studio, presentato all'ObesityWeek, era quello di valutare l'associazione tra l'uso di Semaglutide e il rischio di MACE negli adulti statunitensi in sovrappeso o obesi con fattori di rischio per lo sviluppo di malattia cardiovascolare aterosclerotica clinica ( ASCVD ), ma senza diabete nella pratica clinica di routine.
Nello studio SCORE – Primary Prevention Population, sono stati raccolti i dati da adulti dal Komodo Research Database, di età pari o superiore a 45 anni, in sovrappeso o affetti da obesità, più almeno tre dei seguenti fattori di rischio per malattia cardiovascolare aterosclerotica: fumo, dislipidemia, ipertensione, prediabete, malattia renale cronica e livelli di proteina C-reattiva pari o superiori a 2 mg/L. Il propensity score matching è stato utilizzato per abbinare gli adulti che assumevano semaglutide, in un rapporto 1:2, con quelli che non assumevano il farmaco.
Gli esiti primari erano il MACE rivisto a 5 punti, costituito da infarto miocardico, ictus, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, rivascolarizzazione coronarica e mortalità per tutte le cause; e il MACE rivisto a 3 punti, definito come infarto miocardico, ictus e morte per tutte le cause.
48.184 gli adulti stavano assumendo Semaglutide (69,2% donne; età media 55 anni; 48,6% bianchi) confrontati con 96.368 adulti che non assumevano il farmaco (68,7% donne; età media 55,2 anni; 48,4% bianchi). Tra i partecipanti, il 93% in ciascun gruppo presentava dislipidemia, circa l'89% in entrambi i gruppi soffriva di ipertensione, circa l'83% in ciascun gruppo presentava prediabete e circa la metà degli adulti era fumatrice.
Gli adulti che assumevano Semaglutide presentavano un rischio inferiore di MACE a 5 punti nei 42 mesi di follow-up rispetto ai non-utilizzatori (hazard ratio, HR = 0,65; IC al 95%, 0,54-0,77; P minore di 0,001). L'uso di Semaglutide è stato anche associato a una riduzione del rischio di MACE a 3 punti rispetto al non-utilizzo (HR = 0,59; IC al 95%, 0,48-0,72; P minore di 0,001).
Quando i ricercatori hanno sostituito la mortalità per tutte le cause con la mortalità correlata a malattie cardiovascolari, gli adulti che assumevano Semaglutide hanno continuato ad avere un rischio inferiore di MACE a 5 punti (HR = 0,75; IC al 95%, 0,62-0,91; P minore di 0,01) e MACE a 3 punti (HR = 0,73; IC al 95%, 0,57-0,92; P minore di 0,01) rispetto agli adulti che non utilizzavano il farmaco.
Nella valutazione degli esiti cardiovascolari individuali, gli adulti che assumevano Semaglutide presentavano un rischio inferiore di ospedalizzazione per scompenso cardiaco (HR = 0,57; IC al 95%, 0,38-0,85), mortalità per tutte le cause (HR = 0,25; IC al 95%, 0,16-0,38) e mortalità cardiovascolare (HR = 0,19; IC al 95%, 0,09-0,42) rispetto ai non-utilizzatori. Non è stata osservata alcuna differenza nel rischio di infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione coronarica o visita urgente per scompenso cardiaco.
In conclusione, questi risultati supportano i potenziali benefici cardiovascolari di Semaglutide in una popolazione in prevenzione primaria. ( Xagena_2025 )
Divino V et al, ObesityWeek 2025; Oral-060
XagenaMedicina_2025