Osteonecrosi della mandibola associata ai bifosfonati


I bifosfonati sono farmaci comunemente impiegati nell’osteoporosi nella malattia di Paget e nell’ipercalcemia associata a certi tumori, come mieloma multiplo e metastasi ossee da tumore mammario o tumore prostatico.

I bifosfonati inibiscono il riassorbimento osseo inibendo l’attività degli osteoclasti, sebbene siano state riportate altre azioni come l’inibizione dell’angiogenesi.

Nel corso degli ultimi anni è emerso che i bifosfonati sono associati ad un evento avverso denominato osteonecrosi della mandibola.

I pazienti con osteonecrosi della mandibola da bifosfonati presentano alcuni dei seguenti segni e sintomi:

- irregolare ulcerazione delle mucose con esposizione ossea a livello della mandibola o della mascella;

- dolore o gonfiore della mandibola interessata;

- infezione spesso accompagnata da purulenza.

Non è noto il meccanismo mediante il quale i bifosfonati causino l’osteonecrosi della mandibola.

Il trattamento dell’osteonecrosi della mandibola associata ai bifosfonati è problematico: case report non hanno documentato alcuna risposta o una risposta limitata agli interventi chirurgici, al trattamento con antibiotici o all’ossigeno iperbarico.

I comuni fattori di rischio associati allo sviluppo dell’osteonecrosi della mandibola da bifosfonati comprendono:

- storia di assunzione di bifosfonati, soprattutto bifosfonati per via endovenosa; l’impiego contemporaneo di steroidi sembra contribuire al rischio;

- precedente storia di tumore ( es. mieloma multiplo o malattia metastatica alle ossa ), osteoporosi, malattia di Paget o altre indicazioni per il trattamento dei bifosfonati;

- storia di procedura dentale traumatica. La maggioranza dei casi si presenta dopo estrazione dentaria, sebbene anche altre procedure dentali traumatiche possono essere associate alla necrosi della mandibola. Un case report ha descritto l’osteonecrosi della mandibola da bifosfonati presentarsi 6 mesi dopo la sostituzione di 5 impianti dentali, con la conseguente perdita di tutti gli impianti;

- diverse segnalazioni hanno mostrato lo sviluppo spontaneo di osteonecrosi della mandibola da bifosfonati senza una precedente procedura dentale traumatica.

La maggioranza delle segnalazioni di osteonecrosi della mandibola ha riguardato pazienti che stavano assumendo bifosfonati per via endovenosa ( es. Zoledronato, Cometa; Pamidronato, Aredia ).
Tuttavia, in diverse pubblicazioni, anche i bifosfonati per os sono risultati associati allo sviluppo di osteonecrosi della mandibola.

Un FDA ODS Postmarketing Safety Review ha dichiarato che l’osteonecrosi della mandibola associata ai bifosfonati può essere un effetto di classe.

Le schede tecniche dei bifosfonati per os ( es. Alendronato, Fosamax; Risendronato, Actonel ) hanno riportato la possibile insorgenza di osteonecrosi della mandibola dopo impiego di questi farmaci.

Sembra prudente considerare che tutti i pazienti che assumono bifosfonati siano a rischio di osteonecrosi della mandibola, anche se la dimensione del rischio varia, probabilmente, in base al bifosfonato assunto, ai fattori di rischio del paziente ( impiego concomitante di farmaci, malattie, ecc ) e dalla storia di trattamento dentale.

Ad oggi è noto che i pazienti più a rischio di osteonecrosi della mandibola sono quelli che assumono bifosfonati per via endovenosa ( Zoledronato, Cometa; Pamidronato, Aredia; Ibandronato, Boniva ).
Il Pamidronato e l’Ibandronato hanno anche formulazioni per os. ( Xagena_2006 )

Fonte: American Association of Endodontists, 2006




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