Infezione da virus HIV-1 CCR5-tropico: Celsentri, il primo antagonista del recettore CCR5


Celsentri è un farmaco contenente il principio attivo Maraviroc, un farmaco antivirale, indicato in combinazione con altri medicinali antivirali per il trattamento dei pazienti adulti che presentano un’infezione causata dal virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ), un virus che provoca l’AIDS ( sindrome da immunodeficienza acquisita ).

Celsentri trova impiego solo nei pazienti già trattati in precedenza per l’infezione da HIV e che presentino un’infezione causata solo dal virus HIV-1 CCR5-tropico, individuato tramite esame del sangue.
Il virus HIV, nell’attaccare una cellula, si attacca ad una proteina specifica presente sulla superficie della cellula denominata CCR5.

La terapia con Celsentri deve essere iniziata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV. Prima di iniziare il trattamento con Celsentri il medico deve accertarsi che è presente solo un’infezione causata dal virus CCR5-tropico, utilizzando un campione di sangue appena prelevato e un test affidabile per definire il tropismo.

Celsentri è disponibile in compresse di colore blu, di forma ovale ( da 150 mg o 300 mg ).
La dose raccomandata è di 150, 300 o 600 mg due volte al giorno, in base alle interazioni con gli altri medicinali che il paziente sta assumendo.
Celsentri può essere assunto con o senza cibo.

Celsentri deve essere impiegato con cautela nei pazienti di età superiore a 65 anni e nei soggetti con disturbi al fegato. Nei pazienti con disturbi renali può essere necessario somministrare Celsentri con meno frequenza se è in corso un trattamento concomitante con altri medicinali che vengono metabolizzati nell’organismo in maniera simile a Celsentri ; la risposta al trattamento deve essere attentamente monitorata in questi soggetti.

Non sono disponibili dati sul passaggio a Celsentri da un altro tipo di medicinale per la cura dell’infezione da HIV nei pazienti in cui l’infezione sia trattata in maniera efficace, se non è possibile individuare alcun virus nel sangue. Non vi sono inoltre informazioni sull’efficacia di una nuova terapia con Celsentri nei pazienti che abbiano assunto il medicinale in passato e nei quali la terapia abbia smesso di dare benefici. In questi casi viene raccomandato di ricorrere ad altre terapie.
Il principio attivo di Celsentri, Maraviroc, è un antagonista del recettore CCR5. Agisce bloccando una proteina denominata CCR5, presente sulla superficie delle cellule di un organismo colpito da un’infezione da HIV. Il virus HIV CCR5-tropico utilizza questa proteina per penetrare nelle cellule. Attaccandosi alla proteina, Maraviroc impedisce al virus di infiltrarsi nelle cellule.
Maraviroc è privo di efficacia se il virus di un campione di sangue si attacca a un’altra proteina, denominata CXCR4, o se è in grado di legarsi sia alla proteina CCR5 sia alla proteina CXCR4.

Poiché l’HIV può riprodursi soltanto all’interno delle cellule, Celsentri assunto in associazione con un altro farmaco antivirale riduce la quantità di HIV CCR5-tropico nel sangue dei pazienti, mantenendola a un livello basso.
Celsentri non cura l’infezione da HIV o l’AIDS, ma può ritardare i danni prodotti al sistema immunitario e l’insorgenza di infezioni e malattie associate all’AIDS.

Celsentri è stato esaminato nell’ambito di due studi principali condotti su un totale di 1 076 pazienti con infezione da HIV CCR5-tropico. I pazienti erano stati sottoposti per almeno sei mesi ad altre terapie, che tuttavia avevano cessato di dare benefici.
L’efficacia di Celsentri assunto una o due volte al giorno è stata confrontata con quella del placebo. A tutti i pazienti è stata somministrata anche una terapia di base ottimizzata ( una combinazione di altri farmaci antivirali scelti per ciascun paziente in base alle migliori possibilità offerte di ridurre i livelli di HIV nel sangue ). Il principale parametro dell’efficacia erano le variazioni dei livelli di HIV nel sangue ( carica virale ) a distanza di 24 settimane dal trattamento.
Celsentri si è rivelato più efficace del placebo nel ridurre la carica virale se assunto in combinazione con una terapia di base ottimizzata. Considerando assieme i risultati dei due studi, si è notato che la carica virale era precipitata in media del 99% dopo 24 settimane di trattamento nei pazienti che avevano aggiunto Celsentri ad una terapia di base ottimizzata rispetto al 90% dei soggetti trattati con placebo.
La percentuale di pazienti in cui non sono state rinvenute tracce di HIV nel sangue era del 45% circa quando Celsentri è stato usato come terapia adiuvante della terapia di base ottimizzata rispetto al 23% dei pazienti trattati con la sola terapia di base ottimizzata.
Risultati analoghi sono stati osservati anche nei soggetti che hanno continuato il trattamento con Celsentri 300 mg due volte al giorno per 48 settimane.
I due regimi posologici di Celsentri ( assunto una volta al giorno o due volte al giorno ) hanno dimostrato di avere effetti analoghi. Tuttavia, la dose da assumere due volte al giorno si è rivelata leggermente più efficace nei pazienti a rischio di una risposta ridotta al trattamento dell’HIV, a causa di un’alta carica virale, di bassi livelli di immunità o delle scarse opzioni terapeutiche disponibili.

L’effetto indesiderato più comune di Celsentri ( osservato in più di 1 paziente su 10 ) è la nausea.
Celsentri non deve essere utilizzato nei soggetti che potrebbero essere ipersensibili a Maraviroc, alle arachidi, alla soia oppure a uno qualsiasi degli altri ingredienti. Come per altri farmaci anti-HIV, i pazienti che ricevono Celsentri possono essere a rischio anche di sindrome da riattivazione immunitaria ( segni e sintomi infiammatori causati dalla riattivazione del sistema immunitario ) o di osteonecrosi ( morte del tessuto osseo ).
I pazienti con problemi a carico del fegato ( compresa l’epatite B o C ) possono essere esposti a un maggiore rischio di sviluppare danni al fegato se trattati con Celsentri. ( Xagena_2007 )

Fonte: EMEA, 2007



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