Possibile collegamento tra il rischio di sviluppare ideazioni suicidarie e l’utilizzo di Semaglutide, un farmaco per il trattamento del diabete mellito e dell’obesità
Semaglutide è il principio attivo alla base di alcuni farmaci utilizzati per la cura del diabete e dell’obesità, Ozempic, Rybelsus e Wegovy.
La Semaglutide è al centro di approfondimenti da parte della comunità scientifica internazionale. Un recente studio di farmacovigilanza, pubblicato sulla rivista JAMA Network Open, ha approfondito la possibile correlazione tra l’assunzione di Semaglutide e l'insorgenza di idee suicidarie.
Per realizzare questo studio è stato utilizzato il database globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ) delle sospette reazioni avverse a farmaci. Nello specifico sono state analizzate le segnalazioni di eventi avversi che comportavano pensieri suicidi, di autolesionismo e di comportamenti o tentativi suicidari / autolesionistici associati a Semaglutide e Liraglutide, raccolte nel periodo 2000-2023.
Sono stati trovati 107 casi di persone con ideazione suicidaria collegati a Semaglutide e 162 legati a Liraglutide.
Dallo studio è emerso che la Semaglutide è associata in modo sproporzionato a segnalazioni di ideazione suicidaria. Questa associazione è rimasta statisticamente significativa anche quando i pazienti assumevano altri farmaci come antidepressivi o benzodiazepine, mentre non era significativa in persone che non assumevano antidepressivi, suggerendo un possibile aumentato rischio in persone con depressione o storia di depressione oltre che diabete e obesità. Inoltre, la sproporzione era notevolmente più elevata per Semaglutide rispetto ad altri farmaci antidiabetici per il diabete di tipo 2 e l’obesità come Dapagliflozin, Metformina e Orlistat.
Sebbene lo studio abbia evidenziato un aumento delle segnalazioni di idee suicidarie legato alla Semaglutide, sono necessarie ulteriori indagini per chiarire i potenziali rischi e stabilire se esista davvero un nesso causale in questa correlazione. Questo risultato è particolarmente preoccupante dato l’uso diffuso e in espansione di Semaglutide sia per la gestione del diabete che per la gestione dell’obesità.
Sulla base di questi risultati è importante che i medici che prescrivono Semaglutide informino i propri pazienti sui rischi di questi farmaci e valutino la storia psichiatrica e lo stato mentale dei pazienti prima di iniziare il trattamento con Semaglutide, valutando approfonditamente rischi e benefici in chi soffre di depressione o ha sofferto di depressione, ideazione suicidaria o tentati suicidi.
Anche la Tirzepatide, un duplice agonista dei recettori GIP e GLP-1, approvato per il trattamento dell’obesità, dovrebbe essere monitorata da operatori sanitari.
Fonte: JAMA Network Open, 2024
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