Epatotossicità da Nimesulide


L'incidenza di danno epatico, clinicamente significativo, dovuto ai farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) è bassa.
Tuttavia l'ampio impiego di questi antinfiammatori ha fatto si che il fenomeno diventasse numericamente rilevante.
La Nimesulide è un FANS non nuovo , a tal punto che in molti Paesi il suo brevetto è scaduto e sono attualmente commercializzati i farmaci generici .
Al grande pubblico , la Nimesulide è maggiormente nota con il nome commerciale di Aulin.
Il successo del farmaco è da ascrivere alla sua maggiore selettività nei confronti della cicloossigenasi - 2 ( Cox-2 ) a differenza degli altri FANS.
Questa azione selettiva si traduce in una minore gastrolesività ed in una più ridotta inibizione delle piastrine.
E' noto che la Nimesulide può dar origine ad epatotossicità, dalla lieve alterazione della funzionalità epatica fino al grave danno epatico.
Nella grande maggioranza dei casi gli effetti epatossici scompaiono alla sospensione del farmaco.
Sono segnalati anche casi di insufficienza epatica fatale. Secondo i dati di letteratura i soggetti a maggior rischio di epatotossicità da Nimesulide sono : il sesso femminile ( 84% dei casi ) , l'età ( età media: 62 anni ), l' ittero come manifestazione primaria ( 90%) e l' assenza di eosinofilia periferica.
La Nimesulide inoltre sembra presentare una maggiore incidenza di epatotossicità rispetto agli altri FANS ( Merlani G et al, Eur J Clin Pharmacol 2001; 57: 321-326 ).
Nei soggetti a rischio potrebbe essere utile effettuare il monitoraggio della funzioanlità epatica.


Carlo Franzini


Xagena 2002


XagenaFarmaci_2002