Effetti indesiderati dell'Amiodarone, un farmaco antiaritmico


L'Amiodarone, meglio conosciuto con il nome commerciale di Cordarone, è uno dei più efficaci farmaci per il trattamento delle aritmie cardiache, ma il suo profilo sia farmacocinetico, che il suo profilo di tollerabilità / sicurezza ne limitano l'impiego alle tachiaritmie minaccianti la vita.
In circa il 3-7% dei pazienti si presentano alterazioni della funzionalità tiroidea (ipotiroidimo, ipertiroidismo). A livello oculare l'Amiodarone provoca la comparsa di microdepositi corneali di colore giallo-grigio. Negli studi effettuati negli Stati Uniti viene dato risalto alla fibrosi polmonare che si presenta in quasi il 10% dei soggetti studiati, con casi anche mortali. In Europa questo grave effetto indesiderato ha una minore incidenza. Scarse sono le azioni avverse a livello cardiaco prodotte da questo antiaritmico. Poiché allunga l'intervallo QT l'Amiodarone, in rari casi può dar origine a torsione di punta, in persone con squilibri elettrolitici.
Per queste ragioni l'Amiodarone trova indicazione primaria nelle aritmie minaccianti la vita, come la tachicardia ventricolare sostenuta.
Il suo impiego nella fibrillazione atriale dovrebbe essere riservato a casi non reponder alla terapia con farmaci antiaritmici di classe I (Flecainide, Propafenone ).

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