Reazioni avverse: Tasigna, un farmaco per il trattamento della leucemia mieloide cronica resistente a Imatinib


I dati riportati riflettono l’esposizione a Tasigna in un totale di 717 pazienti da uno studio randomizzato di fase III condotto in pazienti con leucemia mieloide cronica di nuova diagnosi in fase cronica trattati con la dose raccomandata di 300 mg due volte al giorno ( n=279 ) e da uno studio multicentrico in aperto di fase II in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica ( n=318 ) e in fase accelerata ( n=120 ) resistenti o intolleranti ad Imatinib trattati con la dose raccomandata di 400 mg due volte al giorno.

Leucemia mieloide cronica di nuova diagnosi in fase cronica

La durata mediana dell’esposizione è stata di 25 mesi ( intervallo 0.1-35.4 mesi ). Le più frequenti ( maggiori o uguali a 10% ) reazioni avverse non-ematologiche sono state eruzione cutanea, prurito, cefalea, nausea, stanchezza e mialgia. La maggior parte di queste reazioni avverse è stata di gravità da lieve a moderata.
Dolore addominale superiore, alopecia, stipsi, diarrea, astenia, secchezza della cute, spasmi muscolari, artralgia, vomito, dolore addominale, edema periferico, dispepsia e dolore alle estremità sono stati osservati meno comunemente ( inferiore a 10% e superiore o uguale a 5% ), sono stati di gravità da lieve a moderata, gestibili e generalmente non hanno richiesto una riduzione della dose. La sospensione della terapia dovuta a eventi avversi indipendentemente dalla relazione di causalità è stata osservata nel 9% dei pazienti.
Le tossicità ematologiche emerse con il trattamento comprendono mielosoppressione: trombocitopenia ( 17% ), neutropenia ( 15% ) ed anemia ( 7% ). Versamenti pleurici e pericardici si sono verificati nell’1% dei pazienti in trattamento con Tasigna 300 mg due volte al giorno. Emorragie gastrointestinali sono state riportate nel 2.5% di questi pazienti.
La variazione media rispetto al basale dell’intervallo QTcF ( QT corretto secondo la formula di Frederica ) allo steady state era di 6 msec. Nessun paziente ha avuto un QTcF assoluto maggiore di 500 msec durante il trattamento con il farmaco in studio. Un aumento rispetto al basale del QTcF superiore a 60 msec è stato osservato in meno dell’1% dei pazienti durante il trattamento con il farmaco in studio. Non sono state osservate morti improvvise o episodi di torsione di punta ( transitoria o sostenuta ). Non è stata osservata riduzione rispetto al basale della frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) media durante tutto il trattamento. Nessun paziente ha avuto una FEVS inferiore a 45% durante il trattamento nè una riduzione assoluta della FEVS superiore al 15%.

Leucemia mieloide cronica in fase cronica e in fase accelerata resistente o intollerante ad Imatinib

I dati descritti di seguito riflettono l’esposizione a Nilotinib in 458 pazienti in uno studio multicentrico in aperto di fase II in pazienti resistenti o intolleranti ad Imatinib con leucemia mieloide cronica in fase cronica ( n=321 ) e in fase accelerata ( n=137 ) trattati alla dose raccomandata di 400 mg due volte al giorno.
I più frequenti ( maggiore o uguale a 10% ) eventi avversi non-ematologici correlati al farmaco sono stati eruzione cutanea, prurito, nausea, stanchezza, mal di testa, vomito, mialgia, stipsi e diarrea. La maggior parte di questi eventi avversi è stato di gravità da lieve a moderata. Alopecia, spasmi muscolari, anoressia, artralgia, dolore addominale, dolore alle ossa, edema periferico, astenia, dolore addominale superiore, secchezza della cute, eritema e dolore alle estremità sono stati osservati meni comunemente ( inferiore a 10% e superiore a 5% ) e sono stati di gravità da lieve a moderata ( grado 1 o 2 ). La sospensione della terapia dovuta a reazioni avverse correlate al farmaco è stata osservata nel 16% dei pazienti in fase cronica e nel 10% dei pazienti in fase accelerata.
Le tossicità ematologiche emerse con il trattamento comprendono mielosoppressione: trombocitopenia ( 31% ), neutropenia ( 17% ) ed anemia ( 14% ). Versamenti pleurici e pericardici così come complicanze da ritenzione idrica si sono verificate in meno dell’1% dei pazienti in trattamento con Nilotinib. L’insufficienza cardiaca è stata osservata in meno dlel’1% dei pazienti. Emorragie gastrointestinali e del sistema nervoso centrale sono state riportate rispettivamente nell’1% e in meno dell’1% dei pazienti.
Un QTcF superiore a 500 msec è stato osservato in meno dell’1% di pazienti. Non sono stati osservati episodi di torsione di punta ( transitoria o sostenuta ).

Reazioni avverse riportate più frequentemente negli studi clinici con Tasigna

Le reazioni avverse non-ematologiche ( escluse le anomalie di laboratorio ) che sono state riportate in almeno il 5% dei pazienti negli studi clinici con Tasigna, sono le seguenti: anoressia, cefalea, nausea, stipsi, diarrea, vomito, dolore addominale, dispepsia, eruzione cutanea, prurito, alopecia, secchezza della cute, eritema, mialgia, artralgia, spasmi muscolari, dolore osseo, dolore alle estremità, stanchezza, astenia, edema periferico.

Le seguenti reazioni avverse sono state riportate nei pazienti negli studi clinici con Tasigna con una frequenza inferiore al 5%. Queste reazioni avverse sono incluse sulla base della rilevanza clinica e classificate in ordine di gravità decrescente all’interno di ciascuna categoria: Infezioni ed infestazioni: Comune: follicoline; Non-comune: polmonite, infezione del tratto urinario, gastroenterite, infezione delle vie respiratorie superiori ( incluse faringite, nasofaringite, rinite ), bronchite, infezione da herpes virus, candidosi ( inclusa candidosi orale ); Frequenza non-nota: sepsi, ascesso sottocutaneo, ascesso anale, foruncolo, tigna del piede; - Tumori benigni, maligni e non-specificati ( cisti e polipi compresi ): Comune: papilloma della cute; Frequenza non-nota: papilloma orale; - Patologie del sistema emolinfopoietico: Comune: neutropenia febbrile, pancitopenia, linfopenia; Non-comune: trombocitemia, leucocitosi, eosinofilia; - Disturbi del sistema immunitario: Frequenza non-nota: ipersensibilità; Patologie endocrine: Non-comune: ipertiroidismo, ipotiroidismo; Frequenza non-nota: iperparatiroidismo secondario, tiroidine; - Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Comune: sbilancio elettrolitico ( incluso ipomagnesemia, iperkaliemia, ipokaliemia, iponatremia, ipocalcemia, ipofosfatemia, ipercalcemia, iperfosfatemia ), diabete mellito, iperglicemia, ipercolesterolemia, iperlipidemia, diminuzione dell’appetito; Non-comune: disidratazione, aumento dell’appetito; Frequenza non-nota: iperuricemia, gotta, ipoglicemia, dislipidemia; - Disturbi psichiatrici: Comune: depressione, insonnia, ansia; Frequenza non-nota: disorientamento, stato confusionale, amnesia, disforia; - Patologie del sistema nervoso: Comune: capogiri, neuropatia periferica, ipoestesia, parestesia; Non-comune: emorragia intracranica, emicrania, perdita di coscienza ( incluso sincope ), tremori, disturbi dell’attenzione, iperestesia; Frequenza non-nota: edema cerebrale, neurite ottica, letargia, disestesia, sindrome delle gambe senza riposo; - Patologie dell'occhio: Comune: emorragia oculare, edema periorbitale, prurito oculare, congiuntivite, secchezza oculare; Non-comune: compromissione della vista, visione offuscata, riduzione dell’acuità visiva, edema della palpebra, fotopsia, iperemia ( sclerale, congiuntivale, oculare ), irritazione oculare; Frequenza non-nota: papilledema, corioretinopatia, diplopia, fotofobia, edema oculare, blefarite, dolore oculare, emorragia congiuntivale, congiuntivite allergica, affezione della superficie oculare; - Patologie dell'orecchio e del labirinto: Comune: vertigini; Frequenza non-nota: compromissione dell’udito, dolore alle orecchie, acufeni; - Patologie cardiache: Comune: angina pectoris, aritmia ( incluso blocco atrioventricolare, flutter cardiaco, extrasistoli, tachicardia, fibrillazione atriale, bradicardia ), palpitazioni, prolungamento del QT all’ECG; Non-comune: insufficienza cardiaca, versamento pericardico, malattia coronarica, soffio cardiaco, cianosi; Frequenza non-nota: infarto miocardico, disfunzione ventricolare, pericardite, diminuzione della frazione di eiezione; - Patologie vascolari: Comune: ipertensione, vampate; Non-comune: crisi ipertensive, ematoma; Frequenza non-nota: shock emorragico, arteriosclerosi obliterante, ipotensione, trombosi; - Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Comune: dispnea, dispnea da sforzo, epistassi, tosse, disfonia; Non-comune: edema polmonare, versamento pleurico, sindrome interstiziale polmonare, dolore pleuritico, pleurite, dolore faringolaringeo, irritazione della gola; Frequenza non-nota: ipertensione polmonare, respiro affannoso; - Patologie gastrointestinali: Comune: pancreatite, disturbi addominali, distensione addominale, disgeusia, flatulenza; Non-comune: emorragia gastrointestinale, melena, ulcerazioni alla bocca, reflusso gastroesofageo, stomatite, dolore esofageo, secchezza delle fauci; Frequenza non-nota: ulcera gastrointestinale perforata, emorragia retroperitoneale, ematemesi, ulcera gastrica, esofagite ulcerativa, subileo, gastrite, enterocolite, emorroidi, ernia iatale, emorragia rettale, sensibilità dei denti, gengivite; - Patologie epatobiliari: Comune: funzione epatica anormale; Non comune: epatotossicità, epatite, ittero; Frequenza non-nota: colestasi, epatomegalia; - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Comune: sudorazioni notturne, eczema, orticaria, eritema, iperidrosi, contusione, acne, dermatite ( incluse allergica e acneiforme ), secchezza cutanea; Non-comune: eruzione cutanea esfoliativa, eruzione da farmaco, dolore cutaneo, ecchimosi, edema facciale; Frequenza non-nota: eritema multiforme, eritema nodoso, ulcerazione cutanea, sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare, petecchia, fotosensibilità, vescicole, cisti del derma, iperplasia sebacea, atrofia cutanea, alterazione del colore della cute, esfoliazione cutanea, iperpigmentazione cutanea, ipertrofia cutanea; - Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Comune: dolore toracico muscoloscheletrico, dolore muscoloscheletrico, dolore alla schiena, dolore al fianco; Non-comune: rigidità muscoloscheletrica, dolore, debolezza muscolare, gonfiore articolare; Frequenza non-nota: artrite; - Patologie renali e urinarie: Comune: pollachiuria; Non-comune: disuria, urgenza della minzione, nicturia; Frequenza non-nota: insufficienza renale, ematuria, incontinenza urinaria, cromatura; - Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: Non-comune: dolore al seno, ginecomastia, disfunzione erettile; Frequenza non-nota: indurimento del seno, menorragia, gonfiore del capezzolo; - Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Comune: dolore toracico ( incluso dolore toracico non-cardiaco ), dolore ( incluso dolore al collo e dolore alla schiena ), piressia, disturbo toracico, malessere; Non-comune: edema facciale, edema gravitazionale, malattia simil-influenzale, brividi, sensazione di variazione della temperatura corporea ( incluse sensazione di calore, sensazione di freddo ); Frequenza non-nota: edema localizzato.

Morte improvvisa

Casi non comuni ( 0.1-1% ) di morti improvvise sono stati riportati in studi clinici con Tasigna e/o in programmi di uso compassionevole in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica o fase accelerata resistenti o intolleranti ad Imatinib con una storia precedente di malattia cardiaca o significativi fattori di rischio cardiaco.

Esperienza postmarketing

Le reazioni avverse post-marketing derivano da segnalazioni spontanee, casi pubblicati, programmi di accesso allargato, e studi clinici diversi dagli studi registrativi internazionali. Poiché tali reazioni sono segnalate in una popolazione di dimensioni non-note, non è sempre possibile stimarne in modo affidabile la frequenza o stabilire una relazione causale con l’esposizione a Nilotinib.
Casi di sindrome da lisi tumorale sono stati riportati in pazienti trattati con Tasigna ( frequenza rara ).

Sovradosaggio

Sono state riportate segnalazioni isolate di sovradoasaggio intenzionale con Nilotinib, dove un numero non-specificato di capsule di Tasigna è stato ingerito in concomitanza con alcol e altri medicinali. Gli eventi includevano neutropenia, vomito e sonnolenza. Non sono state riportate modificazioni dell’ECG o epatotossicità. Gli esiti sono stati riportati come risolti.
In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere osservato e deve essere fornito un appropriato trattamento di supporto. ( Xagena_2010 )

Fonte: Scheda tecnica di Tasigna, 2010



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