Il trattamento combinato tra antagonisti della vitamina K e farmaci SSRI associato a aumentato rischio di sanguinamento


Il trattamento con gli antagonisti della vitamina K ( cumarinici ) è associato ad un aumento del rischio di sanguinamento.
Poichè anche l’uso degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) è associato ad un aumentato rischio di sanguinamento, uno studio ha valutato l’odds ratio ( OR ) di un sanguinamento anormale associato all’uso degli SSRI nei pazienti che facevano uso di cumarinici, come Acenocumarolo o Fenprocumone, confrontandolo con l’odds ratio di sanguinamento associato all’uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei.

E’ stato utilizzato un database olandese, comprendente circa 2 milioni di soggetti.

I casi erano pazienti che erano stati ospedalizzati a causa di una prima diagnosi di sanguinamento maggiore anormale, mentre stavano assumendo cumarinici.

Sono stati identificati 1.848 pazienti con sanguinamento anomalo.

Nei pazienti che usavano gli SSRI, il rischio di ospedalizzazione per sanguinamento del tratto non-gastrointestinale, è risultato significativamente aumentato ( OR=1,7 ), ma il rischio non è aumentato per il sanguinamento del tratto gastrointestinale ( OR= 0,8 ).

I pazienti che facevano uso degli antinfiammatori non-steroidei hanno presentato un aumento simile del rischio di sanguinamento non-gastrointestinale ( OR= 1,7 ), mentre il rischio di sanguinamento gastrointestinale è risultato più alto ( OR= 4,6 ).

In conclusione, tra i pazienti che assumevano i cumarinici, l’utilizzo concomitante dei farmaci SSRI era associato ad un aumento del rischio di ospedalizzazione per sanguinamento non-gastrointestinale, ma non per sanguinamento gastrointestinale. ( Xagena_2008 )

Schalekamp T et al, Arch Intern Med 2008; 168: 180-185



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